Mattarella stop. Pareggio di bilancio, euro ed Europa vincoli costituzionali
l'idiozia dell'impeachment e la difesa del Quirinale
Dimenticandosi l’idiozia proposta da qualcuno dell’impeachment per il Presidente della Repubblica due sono i ‘ vincitori’ ( se di vittoria si può parlare) di questa insolita/brutta pagina della politica italiana: proprio Sergio Mattarella e il leader della Lega Matteo Salvini.
Stando negli attuali binari costituzionali e rifiutando il diktat sul Prof. Savona, Sergio Mattarella ha dato,forte e chiaro, tre risposte: la prima è che non si può immaginare, nemmeno per un secondo di uscire dall’euro ( tutto è possibile ma deve nascere da una discussione nelle sedi opportune),la seconda è che bisogna tutelare al massimo i risparmiatori italiani detentori per il il 60/70% del nostro enorme debito e terzo che non ci si può’ permettere di presentare un programma in totale disavanzo ( 100 miliardi di spese e solo un miliardi di coperture) che ci avrebbe fatto uscire dall’euro.
Mattarella stop. Operato nei binari costituzionali
Negli attuali binari costituzionali non bisogna dimenticare che l’Europa è dentro la Costituzione ed è parte del nostro ordinamento.
Pareggio di bilancio, euro ed Europa sono vincoli costituzionali per il Presidente Mattarella
Senza se e senza , anche con umano dispiacere, Sergio Mattarella ha confermato con grande dignità il ruolo della Presidenza della Repubblica, un ruolo di garante della vita del nostro paese.
D’altro canto non è possibile immaginare che non si sia potuto trovare un’alternativa valida ad un professionista di lungo corso come Savona. Un professionista di indubbio valore ma con un unico grande neo: un’immagine internazionale troppo contraria alla moneta unica. Il rischio sarebbe stato troppo grande.
Come si fa a scartare un’alternativa come il leghista Giorgetti che, lavorando dal 1994 in Commissione Bilancio, probabilmente era molto più informato dello stesso Savona.
Mattarella stop. Salvini, un politico furbo e capace
E per quanto riguarda Matteo Salvini?
Pur avendo avuto nelle mani la possibilità di far partire il Governo giallo-verde con una buona trazione leghista ha puntato sul bersaglio grosso per andare a vincere tutta la partita.
Si è dimostrato coerente, deciso e leale sia con tutta la coalizione del Centrodestra, sia con i nuovi partner grillini sia con la coalizione di Centrodestra. La volontà precisa di alzare l’asticella al massimo per costringere lo stop del Quirinale è segno evidente che Salvini al voto ci ha pensato e tanto.
Dal punto di vista politico il leader leghista si è dimostrato capace e furbo. Vedremo se questa furbizia e questa scommessa porterà vantaggi per gli italiani.
E questo lo scopriremo solo vivendo.