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Matteo Salvini e Luigi Di Maio come due sposi vicini al divorzio

‘Il piano ormai si è inclinato e il fondo è scivoloso, questione di tempo ma vanno a rompere’ così raccontano gli amici quando vedono una coppia in crisi. Il copione è sempre l stesso. Sulle divergenze quotidiane la coppia prima fa finta di niente ed anzi si abbraccia, poi comincia a prendersi in giro in maniera poco amichevole e quindi  si avvia immancabilmente alla critica aperta.

 

Senza fare profeti di sventura sembra essere questa la situazione in cui si stanno trovando i due azionisti di riferimento del Governo gialloverde.

Matteo Salvini, politico al quale tutto si può dire meno che manchi di esperienza politica e di coraggio, e Luigi Di Maio, giovane leader dalle tante idee ma con molta meno esperienza sul campo.

Il complotto sul decreto. Una pressione costante sul Governo

La pressione costante sul nuovo Governo fatta da media scatenati, da portavoce e presidenti europei concentrati solo sulla nostra manovra , ancor prima di averla vista, e critica dei tanti poteri forti, hanno messo in fibrillazione i protagonisti mettendo alla prova la loro tenuta nervosa.

 

Come per la passata richiesta di impeachment di Sergio Mattarella richiesta dal leader grillino ( poi scusatosi) così la forte presa di posizione dello stesso Di Maio nel denunciare un complotto sul decreto fiscale, sembra essere figlia della stessa debolezza nel gestire lo stress.

Abbastanza comprensibile per un giovane politico che, in sei mesi,  si è trovato sulle spalle responsabilità enormi.

Il complotto sul decreto. La miccia che potrebbe innescare il divorzio

E sono cominciate le schermaglie, quelle che fanno pensare che ci troviamo sul piano inclinato che potrebbe portare al divorzio.

Sembra andare in questa direzione la risposta ironica ma decisa di Matteo Salvini al M5S a proposito del decreto e del complotto.

“Il decreto resta-ha detto il leader della Lega- non è possibile approvare un decreto e modificarlo il giorno dopo. Ognuno si deve prendere le proprie responsabilità”.

 

E in aggiunta il leader leghista, forse ricordando la tela di Penelope, ha ricordato che ’ non si può costruire di giorno e smontare di notte. Non ci sono regie occulte, scie chimiche o invasioni degli alieni. I veri problemi li abbiamo con l’Europa e diventeranno più grandi se diciamo che un decreto del Governo è stato modificato la sera per la mattina da Batman o da Robin’.

Il complotto sul decreto. La secca risposta di Salvini

E per finire ha confermato che ‘non ci sarà nessun Consiglio dei Ministri per modificare alcunché’.

Semplice e diretto ma pure molto definitivo, senza se e senza ma.

 

E quando uno dei due sposi batte il pugno sul tavolo solitamente è perché è stufo e non ammette più discussioni altrimenti è finita.

 

Di Maio è avvertito.

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    matteo salviniluigi di maiodecreto fiscale


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