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Apple, Google e Amazon sono i brand che valgono di più al mondo

Interbrand: Amazon, Netflix e Gucci i marchi con crescita maggiore
Apple e' il marchio che vale di piu' al mondo: dopo essere stata la prima societa' con una capitalizzazione oltre i 1000 miliardi di dollari diventa anche la prima con un valore del brand superiore ai 200. Seguono, in una classifica dominata dai gruppi tecnologici, Google 155,5 miliardi, Amazon (piu' di 100) e Microsoft (poco meno di 93 miliardi). Chiude la top 5 Coca-Cola. Sono i risultati del Best Global Brands 2018, la graduatoria dei cento marchi con il maggiore peso stilata ogni anno da Interbrand. Nella lista c'e' solo un italiano: Ferrari vale 5,7 miliardi di dollari.
E' all'80esimo posto e, grazie a una crescita del 18%, e' uno dei dieci brand a essere cresciuto di piu'. "Ferrari - scrive Interbrand - conferma lo standard dell'eccellenza italiana, progettando e costruendo automobili uniche per prestazioni, innovazioni, tecnologia, piacere di guida e design". Il dominio tecnologico si nota osservando la classifica da ogni prospettiva. In quella generale, il settore occupa sei delle prime dieci posizioni. Oltre a Apple, Google, Amazon e Microsoft, ci sono Samsung (sesto) e Facebook (nono). Il social network, pero', confermando un anno difficile segnato dal caso Cambridge Analytica, ha perso il 6% del proprio valore, oggi poco oltre i 45 miliardi.
Completano la top 10 due case automobilistiche Toyota (settima), Mercedes (ottava) e McDonald's (decima). Sono "digitali" anche sei dei marchi con la crescita piu' forte: Amazon (+56%), Netflix (+45%), Salesforce (+23%), PayPal (+22%) e Adobe (+19%). Corrono (oltre alla casa di Maranello) anche Gucci, Luis Vuitton, Mastercard e Caterpillar. Cinque i nuovi entrati. Gli esordienti assoluti sono pero' solo due: Spotify e Subaru. Per gli altri tre si tratta di ritorni: Nintendo, spinto dal successo della console Switch, rientra nei primi cento dopo un'assenza di tre anni; Chanel mancava dal 2009 ed Hennessy dal 2008.
A guidare il progresso dei marchi tecnologici (da Amazon a Netflix e Adobe), spiega Interbrand, e' lo slittamento verso una strategia basata sugli abbonamenti. Si passa quindi dalla vendita del prodotto alla sottoscrizione di un servizio. Guardando pero' alla crescita complessiva e non solo alle posizioni, il settore ad aver mostrato progressi piu' consistenti e' un altro: il lusso, con un +43%. Il lusso si impone soprattutto grazie ai marchi di proprieta' francese: Luis Vuitton, Chanel, Hermes, Cartier, Dior. Cui si aggiunge, al 39esimo posto, un brand italo-francese: Gucci, di proprieta del gruppo Kering.
Per quanto franco-centrica, la top 100 ospita anche altri marchi del lusso come lo statunitense Tiffany e il britannico Burberry. Salvo Gucci, che come divisione controllata mantiene la sede in Italia, resta solo un marchio della moda tricolore: Prada e' al 95esimo posto e vale 4,8 miliardi di dollari. La moda, pero', non e' solo lusso. La grande distribuzione di Zara (25esima) ed H&M (30esima) tiene nonostante una calo del valore dei brand, rispettivamente del 5 e del 18%.