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Calcio: incognite Lega-Mediapro, Cairo frena: "Rischi, va valutato con calma"
Foto: LaPresse

L’idea di realizzare un canale della Lega piace - “L’assemblea lo valuta positivamente”, recita la nota della Lega -, ma affidarne il progetto a Mediapro è una possibilità che ha ancora molte incognite da risolvere. La lunghissima assemblea della Lega di A, interrotta per la formulazione dei calendari, ha prodotto un avanzamento che tiene in ballo ancora tutte le ipotesi.

Su tutti il patron del Torino Urbano Cairoha ribadito le sue perplessità in un’intervista al Sole 24 Ore: «Mi sembra che stiamo parlando di un cambiamento importante e delicato. Troppo importante e troppo delicato per poterlo fare a cuor leggero», le parole del presidente granata.

«Per quanto mi riguarda la questione del canale della Lega, così come previsto nel progetto di Mediapro, non mi convince. Attenzione, l’idea del canale in sé può essere anche positiva. Ma va valutato. Facciamo un business plan, ma fatto bene. Anche perché se vuoi fare, come mi pare si rischi di fare, un canale in aperta ostilità con il tuo maggiore cliente che è Sky, che vale l’80% dei ricavi, alla fine ci si espone a un rischio troppo importante».

«Io faccio una domanda semplice partendo dal presupposto che Mediapro è intenzionata a realizzare un canale che poi deve essere venduto ad acquirenti fra cui, appunto, Sky. E come detto, quest’ultimo non è un acquirente da poco. Bene, se Sky decidesse di non comprare che succederebbe? E se Sky decidesse di non comprare per molto tempo cosa succederebbe? Vogliamo pensare che si rischi la metà del corrispettivo? Parliamo di almeno 400 milioni. In queste condizioni la fideiussione di 200 milioni non può bastare».

«Quindi troppi rischi? Esatto. In fondo il tema è proprio questo. C’è un’offerta da 1,150 miliardi contro i 973 milioni di euro assicurati alla Lega Serie A da Sky e Dazn per il triennio in corso. Quindi si parla di 180 milioni in più. Con il bando io ora posso pensare magari di portare a casa 100 milioni in più. Quindi per un’ottantina di milioni val la pena entrare in un progetto del genere? E poi per sei anni?».

«Canale B2C? In quel caso si parlerebbe soprattutto di Ott. Ma chi opera con questo modello paga poco. A ogni modo se si volesse far questo servirebbe un business plan. Io non ho visto business plan. E onestamente mi sembra una cosa troppo delicata da poter essere affrontata a cuor leggero»

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