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Concordato per la Gazzetta Mezzogiorno. Mainetti verso l'acquisto del giornale
“Ci sembra giusto informarVi che il Vostro giornale ha avviato una procedura societaria, che prende il nome di ‘concordato preventivo’, che è stata chiesta al Tribunale di Bari, che ha a sua volta ha nominato due commissari, che ne seguiranno gli sviluppi”. Con una lettera aperta l’editore ha annunciato ai lettori de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ la scelta pressoché obbligata che permetterebbe “di riportare in equilibrio i conti del giornale, che negli ultimi anni ha sofferto pesantemente della crisi, che ha colpito l’editoria giornalistica”.
E’ trascorso quasi un anno da quando il 24 settembre del 2018, il principale quotidiano di Puglia e Basilicata, è stato sottoposto alla gestione giudiziaria per la sentenza di sequestro e confisca del 70% delle quote azionarie della Edisud spa, che fanno capo all’editore catanese Mario Ciancio Sanfilippo, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa.
La situazione dei conti fortemente deficitaria riscontrata all’atto del sequestro, ha portato a chiudere il bilancio del 2018 con una perdita operativa di oltre 7 milioni. Ciò ha resto inevitabile, ai fini della continuità aziendale imposta dalle norme, di trovare un acquirente da parte del Tribunale di Catania – Sezione misure di prevenzione, attraverso i Custodi-Amministratori Giudiziari.
I commissari dovranno esprimersi anche sul piano industriale contenuto nella manifestazione di interesse formulata ad aprile fa dal socio di minoranza di Edisud, Denver Consulting, società collegata a Walter Mainetti, immobiliarista del gruppo Sorgente ed editore del giornale il Foglio e di Tempi.
Mainetti possiede infatti già il 30% di Edisud e punta ad acquistare la Gazzetta del Mezzogiorno di Bari, giornale con 130 anni di storia, ritenendo di poterla rilanciare, anche grazie a partnership con altri gruppi che gestiscono quotidiani locali. La società Edisud genera un giro d' affari di 13 milioni, con una perdita di 6 milioni e una posizione debitoria di circa 30 milioni. Una perizia ha indicato che il valore del marchio e dell' immobile di proprietà del gruppo è attorno ai 27 milioni.
Anche il gruppo Angelucci era interessato al quotidiano, ma ora sarebbe in pole position Mainetti, editore e noto imprenditore a capo di un rilevante gruppo immobiliare, la cui Sgr è stata commissariata lo scorso anno da Banca d' Italia per la verifica dei rapporti intrattenuti con Enasarco.