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Didi, l'Uber cinese raccoglie 1,6 miliardi di dollari in un mese

Uber è egemone in Europa e Stati Uniti, ma in Cina deve fare i conti con Didi. Il funzionamento è lo stesso: è possibile “affittare” un guidatore e la sua auto tramite app. Didi sta attraendo fiumi di finanziamenti. Il 16 maggio, Apple ci ha investito un miliardo di dollari. Adesso è arrivato un nuovo round da 300 milioni, raddoppiati da un prestito a lungo termine della China Life Insurance.

La società affianca così, nel capitale di Didi, Apple ma anche altri due giganti cinesi come Alibaba e Tencent (famosa in occidente soprattutto per WeChat). Uber non è da meno: in pochi mesi ha saputo raccogliere 3,5 miliardi di finanziamenti. Molti saranno giocati nello stesso campo di Didi, la Cina.

Se Didi è il leader attuale, con 300 milioni di clienti, Uber ha fissato come priorità strategica proprio il rafforzamento in Asia. Sarà molto più dura rispetto alla lotta con i concorrenti occidentali che, come Lyft, restano in secondo piano. Il mercato si evolve in fretta. Con pochi punti fermi e una certezza: i numeri dicono che la sharing economy applicata alla mobilità urbana è tra i settori che più interessa i (grandi) investitori.

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