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Eni main partner di Singularity University Summit: lo speech di Dario Pagani
Un momento del Singularity University Summit.

Eni main partner di Singularity University Summit: lo speech di Dario Pagani. SingularityU

Anche quest’anno, Eni è main partner della seconda edizione di SingularityU Italy Summit che si tiene il 2 e il 3 ottobre presso MiCo – Milano Congressi. Pensatori, leader ed esperti si incontrano a Milano per ridefinire il futuro del business, della tecnologia e dell’umanità e discutere di tecnologie emergenti che presto avranno un impatto positivo su milioni di persone. Singularity University è una community mondiale di innovazione e cultura nata nel 2008 che utilizza le tecnologie esponenziali per affrontare le grandi sfide dell’umanità e costruire un futuro migliore per tutti. Per Eni, sempre impegnata nella lotta al cambiamento climatico attraverso l’innovazione tecnologica, SingularityU offre l’opportunità di uno sguardo di insieme sulla trasformazione industriale in corso e sulla materialità delle tecnologie che possono incidere sul business. Inoltre, SingularityU è per Eni un’occasione per continuare il percorso di rafforzamento, iniziato nel 2018, come azienda innovativa attraverso la partecipazione a eventi dove poter raccontare la propria vision e la propria strategia.

 

Eni main partner di Singularity University Summit: lo speech di Dario Pagani. Il bisogno urgente di un nuovo modello energetico

In occasione di SingularityU, si è tenuto uno speech di Dario Pagani, Eni Executive Vice President ICT e CIO, dal titolo “Closing the gap: the urgent need for a new energy model”. ''Le tecnologie esponenziali sono sicuramente una opportunità, basta avere la consapevolezza di come vanno utilizzate e di quali sono i fabbisogni primari. A volte portiamo stereotipi o modelli che possono essere validi in alcune aree geografiche, una per tutte l'Occidente, mentre in altre aree della terra sono diverse le necessità. Lo vediamo proprio nella piramide dei fabbisogni, come essi cambiano: i nostri ragazzi, o noi stessi, cerchiamo in modo esasperato wifi, copertura, powerbank. In altre aree del mondo, invece, la tecnologia esponenziale può essere più utile alla salute, all'accesso all'istruzione, l'informazione. Dunque tecnologia esponenziale sì, dipende dalla sua applicazione. Dal nostro punto di vista vanno sempre contestualizzate" ha affermato Pagani.

 

Eni main partner di Singularity University Summit: lo speech di Dario Pagani. La tecnologia e la differenza fatta dall'uomo

Ancora Pagani: "Il nostro calcolatore è il nostro orgoglio di italiani, la prova provata che si può fare qualcosa anche in Italia. Viene spesso mostrato perché molto impressive il fatto di citare 22,4 petaflop, ovvero 22 milioni di miliardi di calcoli in virgola mobile al secondo. Una capacità eccezionale. Poi, in realtà, il vero valore sono gli algoritmi che abbiamo sviluppato con le nostre persone e le nostre competenze che ci hanno permesso di trovare dove gli altri non hanno trovato. Il tema non è soltanto di investimenti, perché altre energy company o altre organizzazioni possono avere accesso a investimenti molto più ampi dei nostri. Il tema è il connubio tra hardware e software, competenze e persone. La differenza la fa sempre l'uomo. Noi affianchiamo la capacità di calcolo e le tecnologie all'uomo, che fa la differenza".

 

Eni main partner di Singularity University Summit: lo speech di Dario Pagani. L'esempio del giacimento di Zohr

L'Eni Executive Vice President ICT e CIO ha fatto un esempio su tutti, il giacimento di Zohr, in Egitto: "non lo abbiamo trovato lì perché si è palesato il giorno prima. Era lì da milioni di anni. Altri non lo hanno trovato. Noi sì. Avere quella capacità di calcolo consente di elaborare in modo più rapido, ma soprattutto restituisce le immagini in modo meglio definito. Questo ci consente di dare informazioni di conseguenza ai nostri geologi più raffinate e dunque migliorare la nostra probabilità di successo o diminuire il rischio industriale, a supporto sia della integrità dei nostri asset, sia delle nostre persone. La combinazione di tecnologie ci consentirà di evolvere modo esponenziale, perché la combinazione di capacità di calcolo in cloud, di edge computing o in generale di utilizzo di big data a minori costi ci permetterà di lavorare in modo più rapido e sicuro. Dunque c'è tanta aspettativa per potere usare al meglio queste tecnologie. Il tema principale, vale anche per l'Italia, è poi l'infrastruttura abilitante, perché senza di essa non si può prescindere. Pensiamo allo sviluppo del 5G che è una tecnologia molto interessante dal punto di vista della trasmissione dei dati: dipende dove è disponibile e con quale copertura”.

 

Eni main partner di Singularity University Summit: lo speech di Dario Pagani. Il green data center italiano

Pagani ha concluso il suo intervento spiegando quali elementi hanno spinto Eni a creare il green data center italiano: “Le tecnologie offriranno sicuramente grandi vantaggi per la salute, la sicurezza delle persone, l'ambiente e per l'economia circolare, come cioè ridisegnare un processo produttivo non in modo lineare ma circolare, riutilizzando tutto quello che si produce. E in questo senso, il gap che sconta l'Italia rispetto alle infrastrutture, un po' a macchia di leopardo, condiziona lo sviluppo di tali tecnologie nel Paese. Abbiamo centri di sviluppo accademici che rappresentano delle vere e proprie eccellenze e non possiamo lamentarci sul fronte delle competenze, perché tecnologia senza competenza è nulla. Per questa ragione abbiamo deciso di fare il grande investimento del green data center in Italia, perché amiamo questo Paese dove siamo nati e viviamo. Dobbiamo comprendere queste tecnologie per capire come sviluppare la nostra società, l'industria e il terziario e non limitarci ad essere solo una società di consumatori".

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