Facebook, effetto cambio algoritmo. Gli editori perdono il 75% del traffico
Chiude il portale Little Things
La scelta di Facebook di cambiare le priorità del suo news feed, dando maggior risalto ai post di amici e parenti, ha fatto la sua prima vittima. A cadere è stato Little Things, editore digitale che proprio sul social di Zuckerberg aveva fondato la sua fortuna.
Nato da un sito di e-commerce dedicato agli animali domestici, da 4 anni il portale aveva iniziato a proporre contenuti editoriali per un pubblico femminile, raccogliendo più di 12 milioni di follower, grazie anche ai popolarissimi contenuti video realizzati appositamente per il social. Numeri che però a quanto pare non sono bastati per evitare la chiusura (segnalata inizialmente da Digiday).
Con il cambio di algoritmo, hanno spiegato il ceo Joe Spieser e il presidente Gretchen Tibbits, il sito ha perso il 75% del suo traffico organico. Un danno catastrofico che nessun cambio di algoritmo aveva provocato. “C’è soltanto un certo numero di colpi che un’azienda digitale può permettersi di assorbire in questi giorni e in questa epoca, e noi abbiamo appena superato il nostro numero”, si legge nella nota scritta dai due manager e pubblicata sul sito Business Insider.
Dopo aver ricordato le difficoltà superate nell’estate del 2017, Spieser ha spiegato che nel mese di novembre era stato avviato un processo di vendita che avrebbe permesso alla società, fondendosi con realtà editoriali più grandi, di diversificare il proprio modello di business. A febbraio sul tavolo c’erano diverse offerte ma il crollo vertiginoso del traffico ha fatto spaventare gli acquirenti che hanno “prontamente abbandonato il processo di acquisto”.
E pensare che solo un paio di anni fa nel 2016 Speiser parlando con il ‘Wall Street Journal’ si era detto ottimista sulla volontà di facebook di aiutare gli editori. Lo stesso Facebook che ora, come ha detto una fonte vicina alla società, è stato definito un “distruttore di mondi”.
fonte http://www.primaonline.it