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Huawei, De Vecchis: "Stop innovazione 5G? Meno 100 miliardi di Pil in 15 anni"

Con un freno all'innovazione nelle reti 5G l'Italia rischia di perdere 100 miliardi di Pil nei prossimi 15 anni: è la stima che giunge dal presidente di Huawei Italia, Luigi De Vecchis, che spiega che si tratta di "un numero fortemente conservativo". Intervenendo al convegno 'Telco per l'Italia' organizzato da Cor.com, De Vecchis cita uno studio secondo il quale a causa del ritardo nelle infrastrutture "l'Italia ha perso 100 miliardi di Pil nei precedenti 15 anni; se rallenteremo il processo di innovazione per ciò che accadrà nelle reti del 5G - afferma - altri 100 miliardi di prodotto interno lordo li perderemo nei prossimi 15 anni".

La premessa è nella preoccupazione per le novità introdotte anche in Italia nei confronti dei fornitori di tecnologia extra-europei, tra cui la cinese Huawei su cui negli Usa pende un ban commerciale attualmente rinviato fino a febbraio. In tema di cybersecurity in precedenza "tecnologia e servizi realizzati da aziende extra-europee erano soggetti a una serie di adempimenti che per fortuna non hanno bloccato lo sviluppo", afferma il presidente di Huawei Italia. "Poi è stata fatta la legge sul perimetro informatico forse la più completa a livello europeo, ma mi preoccupa che sull'allargamento del perimetro siano coinvolte tutte le tecnologie di tutti i paesi, tutte soggetti a notificazione, approvazione e eventuale rimozione: mi preoccupa - sottolinea De Vecchis - che a questo paese stiano attaccando una zavorra che probabilmente ci rallenterà nel processo di innovazione".

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