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Innovazione? Bastano cinque punti: il Manifesto dell'ANGI

Adesioni e dichiarazioni di interesse per il “Manifesto per l’innovazione” divulgato nei giorni scorsi a cura dell’ANGI, l’associazione no profit che promuove e rilancia il tema dell’innovazione e del progresso in Italia, anche grazie al supporto della Commissione Cultura del Parlamento Europeo. Dopo le manifestazioni nazionali di Roma e Milano, dopo la prima missione internazionale del 30 e 31 maggio scorso nella sede di Strasburgo del Parlamento europeo, il Manifesto ha ricevuto il plauso di personaggi come Lapo Elkann, Santo Versace, l’ex Ministro per l’innovazione Lucio Stanca, l’Assessore alle Politiche Giovanili under 30 di Genova, Elisa Serafini.

 

Sono cinque i punti considerati fondamentali per la competitività dell’Italia nel mondo. Secondo ANGI, infatti, occorre puntare sulla semplificazione, per abbattere costi di 33 miliardi l’anno per le Pmi, ma anche sulla formazione, per invertire il trend della fuga dei cervelli che ci fa perdere circa 14 miliardi all’anno in termini di capitale umano, l’1% del PIL. Altre parole chiave sono “infrastrutture”, soprattutto nel senso del potenziamento del programma WiFI4EU con il quale la Commissione europea intende promuovere le connessioni wi-fi gratuite per i cittadini negli spazi pubblici in tutti i comuni. Per quanto riguarda l’e-government, sarebbe utile istituire un organismo unico per promuovere, vigilare e controllarne l’attuazione all’interno della pubblica amministrazione, ma prioritario anche occuparsi dei reati informatici ai danni dei cittadini. Ancora più importante, per le nostre aziende, attrarre liquidità dall’estero per colmare il calo del 23% degli investimenti alle imprese. Ed ecco l’ultima parola-chiave, cioè “startup”: occorre, secondo il Manifesto dell’ANGI, creare forti incentivi fiscali, facilitare l’accesso e gli strumenti al credito agevolato fino a 100 mila euro per le startup innovative, trasformare Cassa Depositi e Prestiti in un organismo di supporto delle Pmi e infine regolare il Fintech e le criptovalute a tutela dei consumatori.

 

L’associazione si rivolge alle diverse rappresentanze politiche in Parlamento e al neonato Governo, “per presentare alcuni dei punti che riteniamo fondamentali per vincere la sfida della prossima legislatura e metterci a disposizione come interlocutore e partner tecnico” – ha dichiarato Gabriele Ferrieri, il Presidente dell’ANGI. “Dagli studi effettuati nel corso degli anni sull’opinione pubblica italiana, semplificazione, formazione ed infrastrutture sono parole chiave che emergono nettamente tra le priorità e i desiderata dei nostri intervistati. Startup ed e-government riscuotono particolare attenzione soprattutto nella fascia di età under 30” - Secondo Roberto Baldassari, Presidente dell’Istituto Piepoli e Direttore del Comitato Scientifico dell’ANGI. “La nuova legislatura dovrà fronteggiare un definito cambio di era: la contaminazione digitale è diffusa in ogni ambito e sono tante le nuove sfide da affrontare” - ha rilevato Matteo Tanzilli, Affari Istituzionali e Comunicazione dell’ANGI.

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