Private Equity, Premio Demattè: i vincitori dell'edizione 2017
Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year, premiate al Museo della Scienza di Milano le operazioni finaliste del concorso
Giovedi' 14 Dicembre si e' tenuta a Milano, al Museo della Scienza e della Tecnologia, la premiazione dei vincitori della quattordicesima edizione del '' Premio Claudio Demattè Private Equity of the Year'' promosso da AIFI ed EY, con la partecipazione di Borsa Italiana e la collaborazione di Corriere della Sera, Gruppo 24 Ore ed SDA Bocconi.
Nel gruppo dei finalisti, 24 operazioni di private equity e venture capital precedentemente selezionate dalla giuria tra le societa' che hanno generato il disinvestimento dell’operazione tra il primo agosto 2016 e il 31 luglio 2017.
Premio Demattè: Quattro le categorie premiate
Per la Categoia Early Stage ( cioe' la fase di investimento in capitale di rischio effettuato nelle prime fasi di vita di un’impresa, sia in operazioni di seed sia in quelle di startup) il premio è stato assegnato a Lazio Innova per l’operazione CrestOptics, azienda che opera nel campo delle tecnologie opto - elettrottiche.
Mentre, per la categoria Expansion (operazioni di investimento in capitale per il finanziamento dello sviluppo d’impresa), il premio e' andato ad HAT Orizzonte SGR per l’operazione WIIT, azienda di servizi di Hosted Private e Hybrid Cloud.
Nella categoria Buy Out (operazione di acquisto dell’impresa da parte dell’operatore di private equity in affiancamento con il management) il premio è stato consegnato ad Ambienta SGR per l’operazione IP Cleaning, società produttrice di macchine e attrezzature per il cleaning professional.
Premio Demattè: il commento di Enrico Silva, partner di EY e responsabile del settore Private Equity
“Le operazioni presentate al premio di quest’anno sono fortemente indicative dei settori preferiti di investimento dei fondi di Private Equity in Italia. – afferma Enrico Silva, Partner di EY responsabile del settore Private Equity - Più dell’80% delle società candidate alle categorie early stage e expansion opera infatti nel settore software/technology, mentre la categoria buyout è dominata da operazioni nel settore industrial products (per il 60%) seguito dal comparto food&beverage (25%). L’asset class private equity sta quindi lavorando molto nel supportare lo sviluppo tecnologico del nostro paese, mentre nelle operazioni di buyout i settori principali di investimento sono sempre quelli di eccellenza dell’imprenditoria italiana.”
Federica Monti