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Rai, la protesta dei dipendenti: "Programmi pagati tre volte"

"È iniziato il periodo natalizio e lo shopping impazza. Tutti sono alla ricerca di offerte e sconti ma solo la RAI offre una promozione folle. In RAI scatta la promozione 1X3!!!". Inizia così il comunicato di protesta dell'associazione Rai bene Comune, IndigneRai, dei di pendenti del servisio pubblico.

E la nota continua:
 
"AVETE LETTO BENE ! È IL PRENDI UNO E PAGHI TRE. Prendi una trasmissione, tra l’altro non sempre all’altezza di un Servizio Pubblico degno di questo nome, e la paghi tre volte.
Paghi il Format, ossia l’idea e la formula con cui viene realizzata, pare infatti che tra i 13 mila dipendenti nessuno sia in grado di avere un’idea per fare una trasmissione e così AVANTI TUTTA a comprare costosi format italiani ed esteri.
Anche una semplice intervista spesso è un format ma gli amministratori RAI che si susseguono credono sempre che serva un genio per pensare ad una trasmissione con un essere umano che fa domande ed un altro essere umano che, badate bene, risponde!
Sembrerebbe poi che tra i 13 mila dipendenti nessuno o quasi sia in grado organizzare e produrre una trasmissione televisiva. Dopotutto la RAI ha solo inventato la TV italiana e quindi come sperare di trovare al suo interno le professionalità per fare televisione?
Quindi AVANTI TUTTA, vengano le case di produzione, si abbondi con le consulenze, si aprano le autostrade degli appalti, le collaborazioni, i registi e gli scenografi esterni.

Ed infine la RAI paga la terza volta, paga i suoi dipendenti che realizzano quello che ancora si produce internamente. Paga quelli che non lavorano perché ci pensa la società di produzione. I dipendenti RAI sono costretti a lottare contro la propria azienda, non per contrastare una richiesta troppo gravosa di prestazioni o per un giusto salario, ma solo per chiedere di essere formati ed supportati per svolgere al meglio il proprio lavoro o quanto meno di non essere ostacolati nella proprio attività lavorativa.
 
AVANTI TUTTA, come i salmoni che risalgono la melma controcorrente, lottano quotidianamente come anticorpi per tenere viva questa azienda dagli attacchi di virus e batteri provenienti da fuori e da dentro la RAI.
 
La verità è che con la promozione 1×3 non si va nella giusta direzione, bisognerebbe invece seguire l’esempio della celebrata trasmissione ed andare INDIETRO TUTTA!

Indietro per ridurre le centinaia di dirigenti,
-indietro affinché i dirigenti siano selezionati e non nominati,
-indietro affinché alle professionalità interne sia concessa la possibilità di ideare e realizzare il prodotto radiotelevisivo,
-indietro per integrare e supportare tutte quelle figure professionali di cui la RAI non è stata capace di dotarsi
 
-indietro per tornare a rispettare e rendere conto a chi ci paga il canone con estremo sacrificio.
 
-indietro per essere liberi di fare SERVIZIO PUBBLICO.

Quando la strada che si percorre è evidentemente sbagliata, bisogna avere il coraggio di tornare indietro sui propri passi per cercare nuove vie che ci permettano di raggiungere gli obbiettivi che ci sono stati assegnati.
 
INDIETRO TUTTA DUNQUE!"

Tags:
raiindignerairai bene comune





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