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Salvini: in Italia pochi editori puri. Affaritaliani.it senza padroni è libero

"Complimenti. Da giornalista vi dico complimenti". Così Matteo Salvini intervistato dal direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino, in occasione della festa per i 22 anni di Affari. "Non sono solo un lettore di Affaritaliani.it ma sono stato anche collaboratore. Magari avrete un insider da Palazzo Chigi, vediamo. A costo zero".

"Il bello di Affaritaliani.it - prosegue il leader della Lega - è che senza amici degli amici e potenti ci siete e siete liberi. Fate arrabbiare più o meno tutti, anch'io ogni tanto. Quindi mi sembra la dimostrazione del fatto che non ci siano padroni".

"In Italia gli editori puri sono pochi. Molti degli editori hanno interessi economici, interessi politici, interessi nella sanità, interessi nelle costruzioni e nella telefonia", afferma Salvini parlando della situazione dei media in Italia.

"L'editore puro invece si occupa solo del lettore", prosegue il leader della Lega. "E purtroppo per la carta stampata - dico purtroppo perché adoro la carta stampata - i tempi sono segnati. E sull'online bisogna distinguere bene tra chi fa informazione, chi fa contro-informazione, chi fa informazione e giornalismo di ricerca e chi invece spara cazzate. Anche la Rete è piena di bufalari improvvisati e quindi bisogna tenere occhi e orecchie bene aperti".

E la Rai? "Ci vogliono libertà e merito. Non voglio fare le promesse che hanno fatto altri, Renzi compreso, come via i partiti dalla Rai e poi è peggio di prima... libertà e merito", insiste Salvini. "Io la conosco come azienda, ci sono fior di lavoratori accantonati perché senza amici che valgono e ci sono invece nelle redazioni e negli scantinati alcuni soggetti che lo stipendio lo portano a casa immeritatamente".

Un voto da 0 a 10 alla stampa italiana e ai giornali... "Da giornalista è brutto giudicare i colleghi e non mi arrogo questa funzione, da europarlamentare però dico che il modo di fare informazione all'estero è molto più libero e rispettoso della realtà rispetto all'Italia. Sia sui giornali che sulle radio e anche sulle televisioni pubbliche e private non do la sufficienza. Non c'è un'informazione sufficientemente libera", afferma il segretario leghista.

E anche la Lega ne ha sofferto... "Della Lega e di me hanno scritto di tutto e di più e continuano a farlo", spiega Salvini. "Evidentemente però la gente si informa a prescindere e non aspetta più il titolone del Corriere, di Repubblica o il Tg1 delle 20. Fortunatamente c'è la Rete che è una fonte di informazione che bisogna saper maneggiare che però ti porta in casa il mondo che altrimenti alcuni giornali e alcuni telegiornali ti storpiano".

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