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Schermi: dopo Il corpo delle Donne, il nuovo impegno etico di Lorella Zanardo

Il Corpo delle Donne, premiata e celebrata opera della scrittrice Lorella Zanardo, dedicata alle modalità di veicolazione, fruizione e percezione dell'immagine della donna in televisione, comparve in rete in veste di video-documentario alla fine degli anni 2000 e rappresentò un'autentica rivoluzione. Per la prima volta, grazie alla competenza e all'approccio scientifico dell'autrice si esaminavano con attenzione gli schemi e i modelli imperanti di femminilità sugli schermi televisivi e l'analisi si rivelava del tutto inquietante. E formativa. 

Vista la popolarità dilagante e l'impatto mediatico seguito alla divulgazione del video-documentario, l'opera di Lorella Zanardo divenne un libro di grande successo edito dai tipi della Feltrinelli, quindi un blog e successivamente un tour nelle scuole italiane, tour nel quale l'autrice stessa si rivolgeva agli studenti spiegando gli stereotipi femminili televisivi illustrati nella sua opera, educando i ragazzi a fruire con maggiore consapevolezza critica di quei modelli che fino ad allora avevano acquisito passivamente davanti alla Tv.

Fin dall'uscita de Il Corpo delle Donne, dunque, la principale attività di Lorella Zanardo è stata quella di educare ragazzi e ragazze al corretto uso dei media. Facendo opera di Media Education, insomma, materia obbligatoria in molti Paesi europei, ma senza intenti di censura, soltanto quello di insegnare ai più giovani (e quindi ai più fisiologicamente deboli e sprovveduti) ad approcciarsi ai media (non soltanto alla Tv, ma anche alla rete) con occhi consapevoli. Con il progetto Nuovi occhi per i Media, la Zanardo è riuscita a formare 50mila ragazzine e ragazzini, un impegno in primis civico che la scrittrice ora porta avanti con la sua nuova opera dal titolo Schermi - Se li conosci non li eviti. 

Dal comunicato ufficiale leggiamo: "Negli ultimi mesi le notizie di atti di bullismo e cyberbullismo si sono susseguite. I genitori sono impreparati a far fronte a questa emergenza e la scuola non ha ancora affrontato in modo radicale il problema".

La Zanardo precisa inoltre che: "ragazzi e ragazze passano ore (spesso anche notturne) davanti agli schermi tra pc, tablet e smartphone: il Censis nel suo nuovo rapporto sulla Comunicazione di ottobre 2018 I giovani si muovono con agilità nel sistema della comunicazione digitale, sfruttando più di chiunque altro tutte le opportunità offerte. Tra gli under 30 la quota di utenti di internet supera il 90%, Più dell'86% usa lo smartphone, Più del 70% dei giovani è iscritto a Facebook e usa YouTube, Più della metà dei giovani consulta i siti web di informazione appena il 47% guarda la web tv, Oltre il 35% dei giovani ascolta la radio attraverso il telefono cellulare, Su Twitter c'è un quarto dei giovani”.

Insomma, "siamo circondati da schermi che proiettano milioni di immagini. La soluzione non è l’allarmismo o la censura bensì  educare al corretto utilizzo di internet, spiegando cosa siano le fakenews, come gestire i propri dati e come essere accorti nel diffondere le immagini come non incentivare gli stereotipi sulle Donne   Recentemente anche la youtuber Sofia Viscardi ne sosteneva l’utilità “Ci insegnano ad allacciarci le scarpe da piccolissimi, perché non insegnarci anche l’uso consapevole internet?”

La conferenza-spettacolo Schermi - Se li conosci non li eviti è attualmente in tour nei teatri per le scuole a Milano, Padova, Feltre, Udine, Cervignano, Firenze, Prato, Trento, Cles, San Marino, Livorno Saronno, Lodi e in altre città. E con grandissimo successo. Raggiunta al telefono dopo la tappa fiorentina, Lorella Zanardo ci racconta entusiasta il responso dei ragazzi, rivelandoci che: "Dopo lo spettacolo al Politeama di Firenze, ragazzi e ragazze si sono fermati per un lungo dibattito". E la scrittrice ha aggiunto: "Se si danno loro strumenti educativi innovativi, rispondono benissimo".

Schermi è caraterrizzato da un approccio incalzante, divertente e utile alla rete e ai media, insegnando a fruirne come cittadini consapevoli. "Un’EDUCAZIONE CIVICA 2.0 che attraverso lo storytelling di personaggi noti, da Kate Winslet ad Elon Musk entrambi bullizzati da ragazzi, fino a Liliana Segre esempio fortissimo di lotta all’indifferenza, stimola studenti e studentesse a prendere in mano le loro vite".

Un'altra iniziativa encomiabile di Lorella Zanardo che, personalmente, ci auguriamo possa raggiungere il numero più elevato possibile di ragazze e ragazzi. E, perché no, anche di adulti.

 

 
 
 
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