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Medicina
Cancro al seno: effetto Jolie. Test, profilassi e allarme tumore al seno

Cancro al seno: effetto Jolie. Test, profilassi e allarme tumore al seno
 

Cancro al seno: è "effetto Jolie". Lo ha scritto Time con copertina dedicata ad Angelina Jolie grazie alla quale si è registrato un importante sviluppo della prevenzione del tumore al seno.


JOLIE, CANCRO AL SENO E MASTECTOMIA


Angelina Jolie - come noto-  si era sottoposta a una doppia mastectomia, perché la mamma era morta per un cancro all’ovaio e l'attrice era risultata positiva al test per Brca1, uno dei due geni (l’altro è il Bcra2) che, se alterati, aumentano le probabilità di andare incontro a tumori al seno (e anche all’ovaio) spesso precoci e aggressivi.


CANCRO AL SENO, RADDOPPIANO I CASI DI MASTECTOMIA


Secondo uno studio inglese (pubblicato sul Journal of Breast Cancer) c'è stato un raddoppio dei casi di mastectomia, fra il 2014 e il 2015, negli ospedali di Manchester come profilassi per la malattia.


EFFETTO JOLIE IN ITALIA SUL CANCRO AL SENO


Torniamo in Italia. Dopo l’annuncio della Jolie, in molti centri italiani si è verificato a un incremento della domanda, da parte di donne a rischio familiare, di sottoporsi all'indagine. L'ormai ex moglie di Brad Pitt  ha fatto capire alle donne italiane e non solo quanto sia importante sia la prevenzione. Infatti è proprio in base alle alterazioni che si può capire come agire per combattere il cancro.


CANCRO AL SENO, IL MONITO DI VERONESI. "TUMORE ALLA MAMMELLA PER GLI UOMINI"


"La situazione numero uno è quella di una donna, di solito giovane, cui viene diagnosticato un tumore al seno - spiega Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Umberto Veronesi e Direttore della Divisione di Senologia chirurgia dell’Istituto europeo di oncologia a Milano (Ieo) - In questi casi, proprio perché è giovane, eseguiamo il test genetico per Brca1 e 2. E se è positivo e anche se il tumore è piccolo, noi chirurghi preferiamo suggerire un intervento aggressivo: la totale asportazione di entrambe le mammelle. Naturalmente garantendo alla paziente la ricostruzione immediata con protesi, per salvaguardare l’aspetto estetico. Non solo: in questi casi consigliamo il test anche ai familiari per valutare un eventuale rischio di malattia e proporre una prevenzione adeguata. In teoria andrebbe fatto anche ai maschi perché possono ereditare la mutazione dalla madre. L’uno per cento dei tumori alla mammella colpisce, infatti, il sesso maschile".

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