Rivoluzione al CSS, Giulia Grillo: "Siamo il governo del cambiamento"
Il Ministro Grillo ha fatto decadere i 30 componenti non di diritto del Consiglio Superiore di Sanità, nominati dalla Lorenzin un anno fa: "E' la discontinuità"
di Lorenzo Zacchetti
Il ministro della Salute Giulia Grillo ha fatto decadere i 30 componenti non di diritto del Consiglio Superiore di Sanità, organo tecnico-consultivo del ministero della Salute, nominati a fine 2017 dall'allora ministro Beatrice Lorenzin.
Tra i membri decaduti ci sono professionalità di elevatissimo valore come quella del farmacologo Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri di Milano, uno dei massimi esponenti della ricerca scientifica italiana.
Garattini ha affermato che la decisione rientra nelle prerogative del ministro, ma nel contempo ha sottolineato nei 15 anni in cui ha fatto parte del Consiglio Superiore di Sanità non sia mai successo nulla del genere. "Spiace solo che il ministro non ci abbia mai incontrato”, ha aggiunto il farmacologo, evidentemente deluso.
A fronte di altri commenti critici sulla scelta, soprattutto per il mancato incontro personale con i membri decaduti (ai quali la decisione è stata notificata via mail), il ministro Giulia Grillo ha spiegato: “Il Consiglio Superiore di Sanità è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria".
"Siamo il governo del cambiamento e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli. Sono sicura che alcuni componenti del Css possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica".
"La decisione di revoca degli organismi collegiali, e dunque del Css, andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del mio Governo al Parlamento (5-6 giugno 2018). Ringrazio tutti i componenti uscenti del Css, di cui mi preme sottolineare l’indiscutibile valore tecnico-scientifico, ma è tempo di dare spazio al nuovo”.
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