Dardo trapassa il collo da parte a parte: operato e salvato 40enne
Si trafigge il collo con la balestra, 40enne operato e salvato alle Molinette
Dardo gli trafigge il collo da parte a parte mentre pulisce la balestra
Si è trafitto il collo con un dardo mentre puliva la sua balestra, ma per una fortunata serie di coincidenze la freccia ha solo sfiorato la carotide e altre parti vitali. Protagonista un uomo di 40 anni, che si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale Molinette di Torino con il dardo che gli trapassava il collo da parte a parte, senza alcuna conseguenza apparente.
L'uomo, perfettamente cosciente, ha raccontato che il dardo metallico gli si era conficcato accidentalmente a metà del collo, mentre in casa stava pulendo la propria balestra.
Il 40enne è stato subito sottoposto subito a una Tac spirale 64 in tridimensione e a una angiotac spirale dalla radiologa Simona Veglia. Gli accertamenti hanno riscontrato che il dardo aveva risparmiato la trachea, l'esofago, la laringe e le corde vocali, passando a un solo millimetro dalla carotide.
La freccia ha comunque perforato l'arteria tiroidea superiore, occlusa con "effetto tappo" dallo stesso dardo nel vaso sanguigno, e ha fratturato la sesta vertebra cervicale, senza lesionare il midollo spinale, da dove usciva posteriormente per circa 8 cm.
Trafitto al collo dalla freccia di una balestra: salvato alle Molinette
L'uomo è stato portato in sala operatoria dove da sveglio, sedato dall'anestestista Roberto Balagna, è stato sottoposto a un delicatissimo intervento senza precedenti, che avrebbe potuto mettere a rischio la sua vita. L'intervento è stato effettuato dall'otorinolaringoiatra Massimo Capricci, coadiuvato dal chirurgo vascolare Luca Di Molfetta.
Per prima cosa è stata svitata la punta del dardo, poi sfilato dall'interno del collo. A quel punto il paziente è stato intubato dall'anestesista e il medico ha suturato l'arteria tiroidea rotta. L'uomo è stato trasferito in Rianimazione e sottoposto a una tracheostomia temporanea, per mettere in protezione e in sicurezza le vie aeree. Il paziente è ora ricoverato in buone condizioni nel reparto di degenza e sta meglio, mangia, parla e nei prossimi giorni sarà dimesso