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Medicina
Farmaci in ospedale: danni ed errori terapeutici per 5 pazienti su 100

FARMACI IN OSPEDALE, DANNI ED ERRORI TERAPEUTICI PER 5 PAZIENTI SU 100  CARENZE ORGANIZZATIVE E SUPERLAVORO LE CAUSE DEL FENOMENO

Secondo uno studio promosso dall’Oms, procedure non sicure ed errori nella prescrizione della terapia farmacologica sono la causa principale di lesioni o danni prevenibili nei sistemi sanitari di tutto il mondo, interessando ogni anno il 5% di tutti i ricoveri che avvengono nei Paesi industrializzati (5.8 milioni di eventi su 117,8 milioni di ricoveri). Carenze organizzative e superlavoro le cause del fenomeno.   

“La Medicina Interna – afferma Micaela La Regina, segretario nazionale FADOI  – è fra i reparti ospedalieri a maggior consumo di farmaci, essendo dedita alla cura di pazienti con più patologie. Per questo motivo FADOI, insieme ad ANIMO (Associazione Nazionale Infermieri Medicina Ospedaliera), aderisce alla campagna di prevenzione Medication without harm lanciata dall’Oms che ha come obiettivo ridurre del 50% in cinque anni i danni severi prevenibili da farmaci di cui si stima sia vittima 1 paziente ogni 100”. 

La terza campagna per la sicurezza dei pazienti dell’Organizzazione mondiale della sanità sarà uno dei temi al centro del XXIII Congresso di FADOI – Federazione Nazionale Dirigenti Ospedalieri Internisti – in programma dal 12 al 15 maggio a Bologna (Palazzo della Cultura e dei Congressi) alla presenza, tra gli altri, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi e del Direttore Generale dell’AIFA Mario Melazzini. 

“Anche in Italia il progetto Medication without harm – ricorda La Regina – vede in prima linea medici e infermieri con un unico obiettivo: ridurre i danni correlati all’uso inappropriato dei farmaci o agli errori di prescrizione e somministrazione. Come fare? Ad esempio, prescrivendo per ciascun paziente solo farmaci di cui è stata dimostrata  chiaramente l’efficacia, facendo attenzione alle interazioni. Infine, la cattiva grafia dei medici nel prescrivere farmaci ha un peso determinante: qualche anno fa era stato stimato che scrivere in stampatello potesse ridurre gli errori terapeutici dell’84%”.      

“I messaggi che la FADOI intende lanciare – afferma il Presidente FADOI Andrea Fontanella – sono: appropriatezza prescrittiva, attenzione alle controindicazioni e alle precauzioni d’uso, attenzione alle interazioni tra farmaci e farmaci e tra farmaci e le patologie associate. Essere inoltre attenti alla chiarezza prescrittiva, piena collaborazione tra medico che prescrive e infermiere che attua la prescrizione, riducendo al minimo i passaggi tra prescrizione e somministrazione”.

Ampio spazio sarà dedicato al ruolo che FADOI sta assumendo nei confronti del servizio del Sistema Sanitario Nazionale e al contributo delle Società Scientifiche nella produzione di informazioni utili al SSN e all’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Quindi focus su: malattie rare, rene e gravidanza e infezioni gravi in Medicina interna. 
 

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