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Medicina
Piano nazionale Aids: oltre 18000 malati di AIDS interrompono le cure

PRONTO IL NUOVO PIANO NAZIONALE AIDS DEL MINISTERO DELLA SALUTE

 

'Di circa le 120000 persone a cui è stato diagnosticato l'Aids oltre 18000, circa il 15%, non accedono alle terapie o, peggio, le interrompono' è questo uno fra i dati più preoccupanti contenuti nel Piano Nazionale contro l'Aids che il Ministero della Salute ha inviato alla Conferenza Stato-Regioni.

 

PRONTO IL NUOVO PIANO NAZIONALE AIDS: ALTO IL RISCHIO DI CONTAGIO ALL'AIDS IN DIVERSE CATEGORIE

 

Ormai la malattia dell’AIDS, se curata in maniera corretta e permanente con i molti farmaci antivirali oggi a disposizione, è diventata cronica, ci si può convivere e fa molto meno paura.
Il problema evidente però sta proprio nella sottovalutazione del rischio di contagio, che rimane sempre molto alto. Molto alto soprattutto in categorie come omosessuali, utilizzatori di sostanze, detenuti, sex workers, transgender.

Cosa propone di portare avanti il Piano Nazionale AIDS? Tra gli interventi più significativi: facilitare l'accesso al test, migliorare lo stato di salute delle persone in cura e alzare la tutela dei diritti sociali e lavorativi dei   pazienti.

 

PRONTO IL NUOVO PIANO NAZIONALE AIDS: GLI OBIETTIVI 

 

Nel Piano Nazionale AIDS sono previsti diversi obiettivi da raggiungere.
Fra questi il primo è di ridurre a meno del 5% la perdita di contatto con pazienti in cura e il secondo è incrementare fino al 90% la scoperta dei casi diagnosticati.

Occorre però lavorare soprattutto sulla comunicazione. Bisogna non interrompere l'informazione su quanto sia importante portare avanti una sessualità consapevole, una migliore adesione alle terapie e all'uso corretto del profilattico.

 

PRONTO IL NUOVO PIANO NAZIONALE AIDS: GRATIS SIRINGHE STERILI E PROFILATTICI

 

Ed ancora, offrire  gratuitamente a target mirati siringhe sterili e profilattici. Ma non basta. 
Le indicazioni del Ministero della Salute sottolineano come sia indispensabile porre molta attenzione ai bacini dove la possibilità di contrarre il virus dell'HIV è più alta, come nelle sacche di povertà e di diseguaglianze in generale, nelle comunità dove si fanno uso di sostanze illecite e anche in aree dove sono concentrate persone non in regola sul territorio .

Quello che comunque viene ritenuto essenziale è la continuità delle cure.
Una corretta terapia mantenuta nel tempo ha reso possibile, secondo dati statistici, una forte riduzione del virus HIV in oltre il 50% dei pazienti.

 

PRONTO IL NUOVO PIANO NAZIONALE AIDS: AIDS, UNA MALATTIA CHE NON SCOMPARE

 

In sintesi  quello che emerge è che il virus dell’HIV, così micidiale in anni passati, può essere mantenuto sotto controllo ma solo attraverso il mantenimento di cure quotidiane.
Non è però scomparso. Abbassare la guardia nei comportamenti responsabili  può risultare drammaticamente pericoloso in termini di contagio. Contagio di una malattia che, purtroppo, rimane accanto per tutta la vita.

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piano nazionale aidsaidshiv




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