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Medicina
Sclerosi Multipla: nuovi dati Novartis sui filamenti neuronali e gliali

Nuovi dati Novartis dimostrano che i filamenti neuronali e gliali – biomarcatori dell’attività di malattia – possono potenzialmente supportare i processi decisionali nella gestione dei pazienti con sclerosi multipla (SM)

-Il monitoraggio in tempo reale dell’attività di malattia e dell’efficacia del trattamento nei pazienti con SM rappresenta una sfida molto impegnativa per i medici

-Nuovi dati dimostrano che l’uso di due proteine, misurate nel sangue e derivate dal sistema nervoso centrale, come biomarcatori in tempo reale della malattia può supportare la gestione del trattamento della SM

-Nuove analisi post hoc dello studio clinico FREEDOMS, condotto su pazienti con SM recidivante-remittente trattati con Gilenya (fingolimod), mostrano un rischio a lungo termine più elevato di peggioramento della malattia quando i livelli plasmatici delle catene leggere dei neurofilamenti (NfL, neurofilament light) sono
costantemente elevati rispetto ai pazienti che hanno livelli di NfL costantemente bassi

-Nuovi dati post hoc dello studio clinico EXPAND dimostrano che Mayzent (siponimod) riduce le concentrazioni di proteina fibrillare acida della glia (GFAP, glial fibrillary acidic protein) dal basale rispetto al placebo, supportando GFAP come candidato biomarcatore della progressione della malattia e della risposta al trattamento nei pazienti con SM secondariamente progressiva attiva e non attiva

-I dati di entrambi gli studi sono stati presentati al 35° Congresso dello European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS, Comitato europeo per il trattamento e la ricerca nella sclerosi multipla), tenutosi a Stoccolma

-Novartis, leader globale nelle neuroscienze, sta studiando le caratteristiche biologiche della SM, tra cui i possibili biomarcatori che potrebbero supportare strategie di trattamento informate e personalizzate e migliorare gli esiti a lungo termine nelle persone con SM

Nella SM, i medici sono costantemente alla ricerca di strategie per migliorare gli esiti terapeutici e la gestione dei pazienti”, ha affermato Danny Bar-Zohar, Global Head, Neuroscience Development, presso Novartis Pharmaceuticals. “Siamo entusiasti di constatare che i dati presentati a ECTRIMS rafforzano le evidenze scientifiche secondo le quali la catena leggera dei neurofilamenti e la proteina fibrillare acida della glia, usati come biomarcatori plasmatici, possiedono il potenziale per ridisegnare i metodi di valutazione dei pazienti con SM. Questi dati supportano ulteriormente l’uso dei filamenti neuronali e gliali come marker in grado di aiutare i medici e i pazienti nella gestione della malattia”.

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    Tags:
    sclerosi multipla; novartis




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