Sclerosi multipla: parte la campagna firmata da Roche con AISM
Si chiama “La sclerosi multipla non conosce le buone maniere” la campagna di sensibilizzazione che punta molto su social e digitale
Roche, azienda di riferimento nel settore delle neruoscienze, ha presentato oggi il progetto #ApriGliOcchi, con la campagna di sensibilizzazione basata sullo slogan “La sclerosi multipla non conosce le buone maniere”.
Attraverso uno spot di sicuro impatto emotivo la campagna punta a diffondere sensibilità nei confronti di una malattia autoimmune che rende molto difficili anche i più semplici gesti della vita quotidiana.
Il tema scelto riguarda la convivenza civile e le buone maniere, valori decisamente in crisi ai nostri tempi ma che, soprattutto per chi soffre di questa patologia, possono fare la differenza tra una vita di isolamento e una nella quale, invece, si realizza “l’abbraccio”, simbolizzato nella campagna da due dita incrociate.
In Italia sono circa 110.000 le persone che soffrono di sclerosi multipla, che nella maggior parte dei casi viene diagnosticata nella fascia d’età tra i 20 e i 40 anni e con una diffusione doppia nelle donne. Realizzata con il supporto di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), l’iniziativa di Roche punta molto sul digitale e viene diffusa attraverso la community di Friendz, startup di digital marketing già nota per numerose campagne di successo sui social, oltre che sulla pagina Facebook “La sclerosi multipla non conosce le buone maniere” e sul canale YouTube dell’azienda di Basilea.
Maurizio de Cicco, presidente e a.d. di Roche in Italia, spiega: “Con questo video e la campagna di sensibilizzazione abbiamo voluto lanciare un messaggio sociale perché siamo convinti che il nostro contributo come azienda impegnata nelle neuroscienza non debba limitarsi a rendere disponibile un nuovo farmaco, ma debba andare oltre, pensando al contesto in cui operiamo e alle condizioni in cui vivono le persone con Sclerosi Multipla. La Ricerca è da sempre il motore della nostra azienda, grazie alla quale sono stati compiuti importanti passi avanti nel trattamento di patologie, anche neurologiche, molto diffuse. Presto anche il modo di trattare la Sclerosi Multipla potrà cambiare grazie a un’innovazione che consentirà ai milioni di persone in tutto il mondo che ne soffrono di contare su una qualità di vita fino a poco tempo fa impensabile. Ma questo deve andare di pari passo con una maggiore conoscenza e sensibilità sociale”.