Sclerosi multipla secondariamente progressiva: i dati Novartis su siponimod
SMSP: i dati su Mayzent al 35° Congresso dello European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis
Nuovi dati di Novartis dimostrano che siponimod può contribuire a preservare più a lungo la mobilità nei pazienti con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP)
Novartis ha presentato nuovi dati su Mayzent (siponimod) al 35° Congresso dello European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS, Comitato europeo per il trattamento e la ricerca nella sclerosi multipla), tenutosi a Stoccolma.
Questi dati – che includevano ulteriori analisi post hoc dello studio clinico di fase III EXPAND – si basano sulle evidenze scientifiche che hanno mostrato che siponimod ha un impatto significativo sulle capacità motorie e cognitive dei pazienti con sclerosi multipla secondariamente progressiva (SMSP).
“Ritardare la progressione della disabilità e rallentare il declino della funzionalità cognitiva può significare mantenere l’indipendenza più a lungo, un obiettivo molto importante per le persone con SM e per i loro medici”, ha dichiarato Norman Putzki, MD PhD, Global Program Head presso Novartis Pharmaceuticals.
“Siamo entusiasti che questi dati sottolineino ancora una volta il vero valore di siponimod, il primo e unico trattamento orale che ha dimostrato di rallentare la progressione della malattia nella SMSP. Siponimod attraversa la barriera emato-encefalica, agisce in modo selettivo sui recettori S1P1 e S1P5 e contrasta alla fonte l’infiammazione smoldering (“che brucia sotto la cenere”). Siponimod, nei pazienti con sclerosi multipla, diminuisce il numero delle recidive, riduce il volume delle lesioni, migliora la velocità di elaborazione cognitiva, limita la perdita di volume cerebrale e ritarda il tempo al ricorso alla sedia a rotelle. I nostri continui sforzi per far progredire la scienza testimoniano il nostro incessante impegno nel ridisegnare il trattamento della SM”.
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