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Medicina
Tumore del fegato in calo, ma in Italia manca un formale piano di screening

'Grazie anche agli sviluppi delle terapie chirurgiche, locoregionali  e sistemiche, quelle cioè che non usano chemioterapia ma i nuovi farmaci a bersaglio molecolare, avere un epatocarcinoma (il tumore primitivo del fegato) oggi significa avere una prognosi molto meno infausta di quanto succedeva venti anni fa' è con questa dichiarazione di speranza che iniziamo a confrontarci con il Prof. Fabio Farinati.

 

TUMORE AL FEGATO: TREND IN DIMINUZIONE.

 

Fabio Farinati è Ordinario di Gastroenterologia del Policlinico di Padova e responsabile scientifico dell'importante congresso HCC Update che si terrà a Padova il prossimo 22 maggio, dedicato a medici specialisti gastroenterologi, internisti, radiologi,chirurghi e oncologi a confronto su trattamenti attuali e ricerca futura.

Nel 2015 in Italia sono stati diagnosticati oltre 12000 nuovi casi di tumore al fegato (il 5% dei casi di tumore maligno) ma, fortunatamente, con un trend in diminuzione rispetto al 2013. Il risultato non è di poco conto visto che, negli ultimi anni, l'epatocarcinoma è stata la terza causa di decesso nella fascia fra i 50 e 69 anni.

 

TUMORE AL FEGATO. CIRROSI EPATICA FATTORE DI RISCHIO

Ci sono delle categorie particolari a maggior rischio di sviluppo di questo tipo di malattia?

'Tutti i pazienti - sostiene Farinati - con cirrosi epatica sono a rischio, ma anche la presenza di qualche malattia cronica del fegato deve essere valutata con grande attenzione dallo specialista o dal medico di medicina generale'.

Come evitare di avere la cirrosi e altre complicanze che ci metterebbero più a rischio di sviluppare questo tipo di tumore?

 

TUMORE AL FEGATO: NON ECCEDERE CON ALCOL E SEGUIRE ALIMENTAZIONE CORRETTA.

 

'In primo luogo sicuramente non bisogna eccedere con l'alcol, poi non esporsi a comportamenti a rischio che possano esporre a rischio di contrarre malattie virali (virus di epatite B e C). E, nel caso di presenza di questi due tipi di infezioni, farsi curare da specialisti.

Ultimo, ma non meno importante, è opportuno non incorrere in un'alimentazione errata. Sovrappeso, obesità e diabete sono fattori di rischio per il danno epatico e, nel futuro, probabilmente giocheranno un ruolo importante dal punto di vista epidemiologico'.

 

TUMORE AL FEGATO. NESSUN PROGRAMMA DI SCREENING IN ITALIA

 

Esiste un programma di screening in Italia per il tuomore al fegato?

'Tutte le linee guida internazionali prevedono che le categorie di pazienti a rischio vengano seguite con ecografia semestrale. E quando questa regola viene seguita la sorveglianza ha contribuito al miglioramento delle prognosi proprio perché ha portato a diagnosi precoci di malattia. Purtroppo non esiste un programma nazionale formale di screening dell’epatocarcinoma nel nostro Paese e  ancora oggi spesso si perviene alla diagnosi in una fase del tumore troppo avanzata'

Da ultimo Professore cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro?

'Ci aspettiamo una serie di nuovi farmaci per il trattamento della fase avanzata della malattia e confidiamo fortemente che possa crescere il trattamento multidisciplinare, con una maggiore collaborazione tra chirurghi,radiologi interventisti e gastroenterologi/epatologi, anche mediata da iniziative come l’HCC update di Padova. Dal punto di vista chirurgico infine la chirurgia laparoscopica è una acquisizione recente e ci si attende un suo sviluppo e stanno un po’ cambiando le indicazioni trapiantologiche'.

 

Tags:
tumore del fegatotumero primitivo del fegatoscreening tumore del fegato




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