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Milano
25 aprile: Cologno Monzese, slitta a giugno la rievocazione nazista

25 aprile: Cologno Monzese, slitta a giugno rievocazione nazista

Non annullata, come chiesto dagli oppositori, ma rimandata: la rievocazione di un campo militare della Wehrmacht a Cologno Monzese, Comune alle porte di Milano, diventa un caso politico. Secondo l'ultima decisione dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Angelo Rocchi, la manifestazione - prevista per il 21-22 aprile, poco prima della festa della Liberazione - sara' rimandata a giugno, nel fine settimana tra il 9 e il 10. "La campagna di disinformazione ha creato una situazione esplosiva - ha dichiarato questa mattina Rocchi convocando la stampa locale - Di fronte al timore e al pericolo di disordini, la prima cosa e' la sicurezza dei cittadini". Il sindaco ha anche parlato di preoccupazioni pervenute dalle forze dell'ordine. "Ci saranno laboratori, materiale storico, come una radio militare autentica. E ci sara' anche la ricostruzione di un campo dell'Armata rossa e uno dei partigiani", ha poi spiegato l'assessore alla cultura del comune, Dania Perego, in un video congiunto con il sindaco su Facebook. A precisare le intenzioni anche il titolare dell'associazione "Rivivere il passato", promotrice dell'iniziativa, Emilio Aurelio Pontini: "Rievochiamo: 97 Infanterie Regiment Wehrmacht, Croce rossa, partigiani italiani, polacchi ed ucraini ed Armata rossa. Il nonno di un nostro socio diserto' dai ranghi tedeschi, si uni' ad un gruppo di partigiani che combattevano con alcuni russi scappati dai campi di prigionia in Italia dopo esservi stati catturati".

All'attacco sono andate pero' le opposizioni, che hanno denunciato come la prima locandina parli del gruppo '36 Fusilier Kompanie', una delle divisioni delle SS. Gli antifascisti hanno quindi confermato la loro contro-manifestazione di protesta in programma per sabato 14 alle 10 in piazza XI Febbraio, organizzata da Anpi, Aned e sostenuta dai comitati Milano Antifascista Meticcia e Solidale, di cui fanno parte anche i maggiori centri sociali milanesi. Per la sospensione totale dell'iniziativa hanno continuato pero' a premere anche numerosi deputati e vertici locali del Pd: "Il passo indietro della giunta leghista di Cologno e' l'unica strada possibile", secondo Vinicio Peluffo, commissario della sezione locale, supportato del segretario metropolitano Pietro Bussolati. "Non e' il caso di giocare ai soldatini", ironizza Matteo Mauri, di recente rieletto alla Camera. "Sceneggiato ridicolo e indegno, che offende la memoria di chi ha pagato con la propria vita l'opposizione al nazifascismo" e' la definizione usata dalla renziana Simona Malpezzi, eletta proprio nella della zona Martesana. E se il consigliere regionale della Lega Riccardo Pase derubrica il caso ad un inutile "polverone politico", la sezione locale di Grande Nord, nato da una divisione del Carroccio, ha preso posizione: "Informiamo gli amministratori che i colognesi hanno pagato caro con deportati, internati e giustiziati. Torna alla mente un ex sindaco di Cologno internato in un lager". Nel frattempo sui social e' scoppiata l'ironia: e' apparso un video tratto dal film "La Caduta" in una scena in cui appare Adolf Hitler con i suoi gerarchi, ma i sottotitoli richiamano alla vicenda del Comune del Milanese. La notizia, per altro aveva travalicato i confini nazionali, essendo stata riportata anche dai quotidiani inglesi The Telegraph e, perfino, Times.

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