“A Milano il governo è cambiato”. Pisapia: “Referendum, troppi scazzi"

di Fabio Massa

“A Milano c’era una giunta di sinistra-centro. Adesso con Beppe Sala c’è una giunta di centro-sinistra”. A dirlo è Giuliano Pisapia, nel convegno presso lo SPI-Cgil, appuntamento di particolare importanza perché preceduto di fatto da un ulteriore colpo al “no” al Referendum che sposta ulteriormente l’asse verso il sì, per il quale manca solo l’endorsement completo (ma di fatto è una formalità, perché tutti hanno capito, tranne chi non vuole farlo per motivi politici). All’evento, come può riferire Affaritaliani.it, c’era molto sindacato e pure un parlamentare, Matteo Mauri, seduto in prima fila. “Comunque, sinistra-centro o centro-sinistra, l’importante era stare tutti uniti e lavorare. Vincere per poi governare nell’interesse del Paese. Questa è la cosa importante. A Milano abbiamo fatto un lavoro comune, abbiamo salvato posti di lavoro”, spiega Pisapia, che poi critica il titolo di Repubblica alla sua intervista: “Non avrei mai voluto rompere, spaccare. Quindi il mio non è uno strappo, ma proprio l’inverso. Il tentativo di tenere uniti”. 

“Io amo la Costituzione. Devo dire che mi è capitata in mano la costituzione della Corea del Sud, e ha ovviamente molte più cose della nostra, che pure è bellissima. Perché è più moderna, più nuova - ha detto poi Pisapia - Certo, il livello del dibattito per me è inconcepibile. Non tanto per lo scontro a destra, ma per quello a sinistra. Questo è uno scazzo che finisce in rissa. Anche se devo dire che quello che mi fa ben sperare è che pure la Costituente era molto litigiosa”. Poi evoca Calamandrei quasi facendo il verso a Zagrebelsky: “Calamandrei diceva che non avrebbe potuto insegnare ai suoi studenti l’articolo 1, ovvero che la Repubblica è fondata sul lavoro. Ma sul lavoro di chi? E perché? Invece è un articolo bellissimo e tutti l’abbiamo capito. A volte si vedono le cose nel momento in cui si vive, mentre c’è di più. Ecco perché spero che torni l’unità a sinistra, che si superi questo clima di insulti. E vedo particolarmente bene il tentativo di Cuperlo”. Un discorso chiaro, chiarissimo. La svolta è compiuta.

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