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A2A, multiutility entro l'estate. Valotti: "Noi traino per pubblici servizi"
Giovanni Valotti e Valerio Camerano

Il progetto della multiutility lombarda del Nord, l'aggregazione nata per iniziativa di A2A, dovrebbe chiudersi entro l'estate. Lo ha affermato il presidente di A2A, Giovanni Valotti, durante la conference call sul piano al 2022. "Confidiamo di chiudere l'iniziativa entro l'estate - ha spiegato - e non l'abbiamo messa nei numeri del piano perche' non si e' ancora concretizzata; con altri progetti addizionali puo' portare a volumi di 200-300 milioni di Mol aggiuntivo rispetto ai numeri del piano". "E' una strategia di sviluppo territoriale che porteremo avanti anche con altri interlocutori nei prossimi mesi e anni - aggiunge - offriamo il modello della multiutility dei territori a tutte le imprese, per partnership industriali che generano valore per tutti, in primis i cittadini". "Potevamo scegliere di consolidare quanto fatto ma con questo piano rilanciamo decisamente, con una strategia ancora piu' ambiziosa ma molto solida nei fondamentali e altissima probabilita' di successo". Lo ha affermato Valotti. "Vogliamo segnare ancora di piu' la differenza con i nostri competitor - ha spiegato - e fare da traino per tutto il settore dei pubblici servizi, uno stimolo per tutte le altre aziende del settore. E' un piano profondamente integrato con il piano di sostenibilita', la quale e' un principio ispiratore dello sviluppo di tutta l'azienda.

Valotti ha poi risposto ai rilievi avanzati dall'Anac, che ha 'bocciato' l'operazione di vendita di Lgh ad A2A da parte del comune di Cremona, sostenendo che sarebbe servita una gara pubblica. "Abbiamo preso atto del pronunciamento di Anac - afferma - che non prevede prescrizioni ne' sanzioni. E' un'operazione ormai consolidata, domani Lgh dara' i risultati e vedrete cos'ha prodotto un anno di partnership operativa. Siamo pero' preoccupati perche' in questo mod si possono instaurare nel settore altre difficolta' rispetto ad aggregazioni gia' difficili da portare avanti. Una posizione di questo genere non agevola i tavoli negoziali tra le varie imprese dei territori che vogliono aggregarsi. Come Utilitalia, la federazione delle utilities, ne parleremo al governo; se vogliamo avere una crescita del settore, con gruppi piu' forti i processi di aggregazione devono essere favoriti. Rispetto a Lgh la multiutility del Nord e' diversa, prevede una fusione di imprese in Acms, non c'e' acquisizione o cessione di quote e non ci sono ostacoli procedurali".

Il gruppo A2A investira' 500 milioni di euro sulle energie rinnovabili. Lo ha affermato l'a.d. Valerio Camerano durante la conference call. In particolare si puntera' a sviluppare 170 Mw di nuove fonti energetiche,"tra acquisizioni e sviluppo". A2A effettuera' anche la riconversione di impianti convenzionali, in particolare a Brindisi S.Filippo e Monfalcone. Camerano ha inoltre confermato l'interesse per gli impianti fotovoltaici messi in vendita da Terra Firma. "Stiamo facendo valutazioni, in caso di offerta vedremo se farla in partnership con qualcuno". Nell'arco di piano, riportano le slide della presentazione, gli investimenti e le acquisizioni dovrebbero essere pari a 3,276 miliardi di euro, comprendendo 511 milioni per le rinnovabili

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