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A2A, risultati al 30 settembre 2021: in forte crescita margini e investimenti
Marco Patuano

A2A, risultati al 30 settembre 2021: in forte crescita margini e investimenti

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 30 settembre 2021. "Nei primi 9 mesi del 2021 abbiamo proseguito con la nostra significativa crescita industriale e economica, improntata alla sostenibilità e alla transizione ecologica. Registriamo l’aumento di tutti gli indicatori finanziari e il record degli investimenti sul periodo; abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione alla nostra capacità installata da fonti rinnovabili e ridotto il fattore emissivo del Gruppo” - commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A,

"Il nostro impegno resta focalizzato sulla transizione energetica e l’economia circolare per garantire un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e per realizzare infrastrutture necessarie a colmare il gap impiantistico di alcuni territori. Asset strategici che potranno consentire al nostro Paese di restare al riparo dalle turbolenze del mercato e dal conseguente aumento del costo dell’energia, a beneficio dei cittadini”, aggiunge Mazzoncini.

Nel periodo in esame A2A ha registrato ottimi risultati, evidenziando indicatori economico-finanziari in significativa crescita, grazie al contributo di tutte le Business Unit del Gruppo e alle operazioni M&A concluse nell’anno precedente e nell’anno in corso. I risultati del periodo vanno inquadrati in un contesto complesso che vede una ripresa della domanda di beni e servizi, in particolare dei consumi energetici, a seguito dell’attenuazione delle misure di contenimento della pandemia e una forte tensione sul mercato energetico determinata da una concomitanza di cause quali fattori climatici, bassi livelli di offerta energetica nazionale, volumi di produzione rinnovabile ai minimi da inizio anno - soprattutto nella componente idroelettrica - che hanno alimentato una spinta rialzista dei prezzi energetici, via via rafforzata nell’arco del periodo in esame.

Nei primi nove mesi del 2021, infatti, il PUN (Prezzo Unico Nazionale) ha registrato un incremento del +141,8% rispetto al medesimo periodo del 2020, raggiungendo nel mese di settembre il massimo storico di 158,6 €/MWh. La crescita del prezzo del PUN riflette un’analoga escalation dei prezzi del gas al PSV e della CO2; Il costo medio del gas al PSV (Punto di scambio Virtuale) nel periodo in esame infatti è stato pari a 30,1 €/MWh, in crescita del 234,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Le quotazioni della CO2 si sono attestate ad un prezzo medio di 48,3 €/ton nei primi nove mesi del 2021 (23,8 €/ton nel medesimo periodo dell’anno precedente, +102%). A2A ha continuato a perseguire una politica di hedging del prezzo delle commodities prudente, finalizzata al contenimento del rischio e della volatilità nel medio termine. Il livello di coperture elevato 3 (oltre il 70% delle produzioni attese nel 2021), iniziate già a partire dal 2020, ha pertanto contenuto il beneficio potenzialmente ottenibile dal significativo – ed inatteso – incremento dei prezzi dell’energia.

La straordinaria dinamica dei prezzi unitamente alla crescita della domanda, l’ottima performance di tutte le Business Unit e il contributo delle nuove società acquisite, hanno garantito per i primi nove mesi del 2021 buoni risultati: forte aumento del fatturato (+34%); crescita della marginalità operativa (+137 milioni di euro, pari a +17%), in linea con quanto già consuntivato nel primo semestre.

Gli Investimenti, pari a 640 milioni di euro, risultano in incremento del 55% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. In particolare, è stata impressa una forte spinta agli investimenti di sviluppo mirati al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti di distribuzione, alle reti idriche e fognarie, agli impianti di depurazione, agli impianti fotovoltaici e alla digitalizzazione del Gruppo (circa 390 milioni di euro, +73% rispetto ai primi nove mesi del 2020). Le operazioni di M&A, pienamente in linea con il Piano Industriale 2021-2030 basato su transizione energetica ed economia circolare, hanno principalmente riguardato il campo delle bioenergie (acquisizione di Agripower, società di gestione e sviluppo di impianti generazione elettrica da biogas) e l’incremento della potenza installata da fonti rinnovabili (acquisizione di 17 impianti fotovoltaici di Octopus per una capacità installata complessiva di 173MW).  

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