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A2A, risultati semestrali: ricavi +28%, utile +121%
Renato Mazzoncini (A2A)

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Marco Patuano, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021. SCARICA QUI LA RELAZIONE COMPLETA

“I risultati dei primi sei mesi del 2021 sono eccellenti sotto ogni punto di vista e consolidano il trend positivo del primo trimestre. La forza e la qualità delle nostre persone e dei nostri asset hanno permesso di conseguire una crescita a doppia cifra di ricavi e margine operativo lordo, ed un utile netto record” - commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A - ” Proseguiamo nella direzione delineata nel nostro Piano Strategico: gli elevati investimenti del periodo (oltre 410 2 milioni di euro, +65% rispetto al primo semestre 2020) e le ultime acquisizioni effettuate nel campo delle rinnovabili e dell’ambiente sono una testimonianza concreta del nostro impegno per la transizione energetica e l’economia circolare. È un momento cruciale per lo sviluppo del Paese e noi vogliamo contribuire.”

Gli ottimi risultati economico – finanziari registrati nel primo semestre 2021 sono stati raggiunti grazie ad una sostenuta crescita organica di tutte Business Unit del Gruppo e alle operazioni M&A concluse nell’anno precedente e nell’anno in corso. Nel primo semestre 2021, inoltre, A2A ha operato in un contesto di ripresa dei consumi e di scenario energetico fortemente rialzista a differenza del primo semestre 2020 caratterizzato, causa epidemia Covid 19, da un forte calo della domanda e da un crollo dei prezzi di gas ed energia. Il differente scenario, inclusivo dell’hedging adottato dal Gruppo, ha avuto importanti effetti su alcune variabili economiche in esame.

I prezzi dei beni energetici hanno registrato un generalizzato aumento che ha portato i valori di PUN (Prezzo Unico Nazionale), gas al PSV e CO2 a raddoppiarsi. Nei primi sei mesi del 2021, infatti, il PUN ha registrato un incremento del +107,6% rispetto al primo semestre del 2020, portandosi a 66,9 €/MWh a seguito del rialzo dei costi del gas e della CO2. Il prezzo medio del gas al PSV nel periodo in esame è stato pari a 21,8 €/MWh, in crescita del 137,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le quotazioni della CO2 si sono attestate ad un prezzo medio di 43,8 €/ton nel primo semestre 2021 (22 €/ton nel primo semestre 2020, +99%). Le dinamiche di prezzi e quantità in crescita, l’ottima performance di tutte le Business Unit del Gruppo, e il contributo delle nuove società acquisite, hanno comportato:  l’aumento consistente del fatturato (+28%); la crescita significativa della marginalità operativa (+24%).

E’ stata impressa una forte accelerazione agli investimenti, con un incremento del +65% rispetto allo stesso periodo del 2020, attestandosi a oltre 400 milioni di euro. In particolare, coerentemente con il modello strategico di A2A basato su economia circolare e transizione energetica, sono stati realizzati interventi di sviluppo per oltre 250 milioni di euro (+91% rispetto al primo semestre 2020), mirati al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti di distribuzione, alle reti idriche e fognarie, agli impianti di depurazione, agli impianti fotovoltaici e alla digitalizzazione del Gruppo. Anche le operazioni di acquisizione realizzate in questo semestre testimoniano l’impegno del Gruppo a contribuire allo sviluppo sostenibile, consentendo ad esempio, un rafforzamento nel campo bioenergy e l’incremento della potenza installata da fonti rinnovabili per 173MW, che si aggiunge ai 111 MW già in possesso di A2A e agli 8,2 MW di capacità eolica acquisita a fine 2020 (Flabrum). Al 30 giugno 2021 il Gruppo dispone complessivamente di una capacità installata da fonte rinnovabile (idroelettrica, fotovoltaica ed eolica) pari a 2.235 MW, in incremento del 14% rispetto al corrispondente periodo del 2020.

Nel primo semestre del 2021 i Ricavi del Gruppo A2A sono risultati pari a 4.060 milioni di euro, in aumento del 27,6% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. L’incremento ha riguardato prevalentemente i mercati energetici all’ingrosso, in particolare dell’energia elettrica, a seguito sia dell’aumento dei prezzi sia della crescita dei volumi venduti ed intermediati. Crescono anche i ricavi retail grazie all’aumento dei prezzi unitari elettricità e alle maggiori quantità vendute ai clienti del mercato libero elettrico e gas. Alla variazione positiva, infine, hanno contribuito per circa il 17%, le nuove società acquisite nel corso del 2020 (gruppo AEB, consolidato integralmente a partire dal mese di novembre 2020, Agritre e Flabrum) e nel 2021 (Octopus e Agripower). Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 690 milioni di euro, in aumento di 131 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2020 (+23,4%). Al netto delle partite non ricorrenti (+4 milioni nel primo semestre 2021; +6 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2020), Il Margine Operativo Lordo Ordinario è aumentato di 133 milioni di euro. Escludendo anche l’apporto derivante dal consolidamento di AEB e delle altre società acquisite (circa 33 milioni di euro), la crescita organica risulta pari a 100 milioni di euro (+18%). Il Risultato Operativo Netto, pari a 355 milioni di euro cresce di +74 milioni di euro rispetto ai primi sei mesi del 2020 (281 milioni di euro).

Tale variazione è riconducibile a: aumento del Margine Operativo Lordo come sopra descritto (+131 milioni di euro);  incremento degli ammortamenti (59 milioni di euro) relativi principalmente agli investimenti effettuati da tutte le Business Unit nel periodo luglio 2020 – giugno 2021, al piano di sostituzione dei contatori elettrici 1G e all’ammortamento degli asset delle società acquisite descritte in precedenza; diminuzione degli accantonamenti al netto dei rilasci su fondi rischi e crediti eccedenti per 2 milioni di euro. L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nel primo semestre del 2021 risulta pari a 340 milioni di euro, in aumento del 120,8% rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2020. La variazione positiva di 186 milioni di euro è riconducibile, oltre all’aumento del Risultato Operativo Netto, a: minori imposte contabilizzate nell’anno in corso rispetto a quelle dell’anno precedente per complessivi 119 milioni di euro derivanti da: o 145 milioni di euro, in diminuzione, relativi agli effetti all’applicazione del D.L. 104/2020. A2A, in applicazione alla normativa citata, ha riallineato, per alcune società del Gruppo, le differenze tra il maggior valore civilistico e il minor valore fiscale dei beni materiali ed immateriali: gli effetti economici netti sull’anno di tale operazione sono stati complessivamente pari a 145 milioni, determinati dal pagamento di un’imposta sostitutiva per circa 23 milioni di euro e il contestuale beneficio derivante dal riversamento una tantum delle imposte differite passive iscritte a bilancio sulle differenze di valore civilistico/fiscale, per 168 milioni. o 26 milioni di euro di maggiori imposte a seguito di un miglior risultato ante imposte. diminuzione degli oneri finanziari netti per 10 milioni di euro, principalmente per effetto delle migliori condizioni sul mercato dei capitali in sede di rifinanziamento dei bond in scadenza; crescita della quota di utile destinato ai terzi per 21 milioni di euro anche per effetto, del consolidamento del gruppo AEB.

Escludendo le poste straordinarie che hanno interessato l’anno in corso (riversamento imposte differite al netto dell’imposta sostitutiva e dell’utile di terzi sul riallineamento dei cespiti di AEB e ACSM AGAM), l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo dei primi sei mesi si attesta a 202 milioni di euro con un incremento organico di 48 milioni di euro (+31%) rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. La Posizione Finanziaria Netta di Consolidato al 30 giugno 2021 risulta pari a 3.745 milioni di euro (3.472 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nei primi 6 mesi del 2021 e l’applicazione del nuovo orientamento ESMA, la PFN si attesta a 3.308 milioni di euro, registrando una generazione di cassa pari a 164 milioni di euro, dopo investimenti complessivi per 413 milioni di euro e dividendi per 248 milioni di euro.

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