Aborto, femministe in corteo a Milano vestite come in "Handmaid's tale". FOTO
La rete femminista Non Una di Meno di Milano ha sfilato e manifestato davanti alla Mangiagalli: "Non siamo fattrici, la maternità è una scelta"
Aborto, femministe in corteo a Milano vestite come in "Handmaid's tale"
In processione come le ancelle di "Handmaid's tale", la serie tv ispirata al libro "Il racconto dell'ancella". E' la manifestazione messa in scena oggi dalla rete femminista Non Una di Meno di Milano, in occasione dell'anniversario dell'approvazione della legge 194 con la quale 40 anni fa si legalizzava l’interruzione volontaria di gravidanza. Una iniziativa per rimarcare ancora oggi che le donne non sono "fattrici", come avviene nel racconto distopico di "Handmaid's tale", ma che la maternità è una scelta. Le donne sono partite dal Duomo di Milano per giungere alla clinica Mangiagalli.
"Siamo vestite da ancelle - hanno spiegato - per promuovere una resistenza contro la sottomissione". In Mangiagalli hanno aggiunto: "Siamo davanti a un luogo simbolo di Milano, un luogo che raccoglie contraddizioni al suo interno, uno dei primi in città a fornire il metodo farmacologico per l’aborto volontario, uno dei pochi a Milano a garantire assistenza nell’interruzione volontaria di gravidanza del secondo trimestre, un punto di riferimento in Lombardia, dove l’obiezione di coscienza raggiunge quasi il 70% nelle strutture pubbliche. Allo stesso tempo però ospita gli antiabortisti del centro di aiuto alla vita"
"Ancora e sempre di più - prosegue il comunicato -, si sta facendo politica, strumentalizzando il corpo delle donne e cercando di limitare la nostra libertà d’azione e di pensiero. Fascisti e Provita, entrambe emanazioni dello stesso sistema misogino e patriarcale, operano un costante lavoro d’inversione semantica: esercitare il diritto all’aborto diventa “strage di stato” per Forza Nuova, oppure, “la prima causa di femminicidio” per i Provita. Vorrebbero toglierci il diritto all’aborto, che ci è stato lasciato dalle donne che prima di noi e anche per noi hanno lottato".
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