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Milano
Accusa connazionali appartenere Isis, giordano arrestato per procurato allarme

Accusa connazionali appartenere Isis, giordano arrestato a Varese

Ha accusato alcuni connazionali di far parte di una rete di finanziatori del terrorismo internazionale facendo cosi' scattare le indagini ma si trattava di calunnie per rubar loro 30mila euro. Alla fine e' stato arrestato per calunnia e procurato allarme. Protagonista di quella che e' stata battezzata operazione 'Fadi', H.F.T. giordano di 39 anni residente a Varese. Le indagini, condotte dai militari del Gruppo della Gdf di Varese e dal Nucleo di Polizia Tributaria di Varese sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Varese e della Procura Distrettuale di Milano, iniziano nel marzo 2016, quando l'uomo denuncia di essere in possesso di informazioni. In particolare denuncia di essere stato invitato da alcuni connazionali a recarsi dapprima in Egitto e, successivamente in Turchia, dove, presso un'abitazione in cui aveva notato guardie armate e bandiere dello Stato Islamico, aveva incontrato un "socio" di nazionalita' siriana. Quest'ultimo gli avrebbe richiesto la disponibilita' di ricevere, a Varese, dove e' titolare di un negozio di money transfer e call center, consistenti somme di denaro che, successivamente, avrebbe dovuto consegnare ad altri mediorientali in Europa.

Le indagini, avviate dalla Procura della Repubblica di Varese e poi passate sotto la competenza della Procura Distrettuale di Milano, hanno permesso di svelare pero' una serie di incongruenze e contraddizioni. Attraverso l'esame delle posizioni GPS e delle reti wireless agganciate dai suoi apparati cellulari, e dai messaggi su Whatsapp, e' stato accertato che il giordano, non solo non si era recato in Turchia nel periodo indicato, ma aveva anche soggiornato nella citta' del Cairo (Egitto) per un numero di giorni inferiore rispetto a quelli narrati. Accertamenti bancari, hanno permesso, oltretutto, di comprendere la reale natura dei rapporti tra il denunciante ed i connazionali denunciati: questi, per comprare alcuni macchinari industriali, avevano bonificato 30.000 euro al denunciante che se ne era impossessato illegittimamente, rifiutandosi di restituirli.

Per questo era stato denunciato per truffa alle autorita' israeliane che avevano emesso, nei suoi confronti, un mandato di cattura. Tra le falsita' raccontate dall'uomo, anche l'imminente arrivo in Italia di un terrorista, ricercato dalle autorita' francesi, che doveva essere prelevato presso l'aeroporto di Malpensa ed accompagnato in Germania. Gli accertamenti hanno consentito ai finanzieri di riscontrare che, in realta', il terrorista indicato risultava, gia' da qualche tempo, rimasto ucciso nel corso di un raid aereo statunitense sulla citta' di Sabrata (Libia). Da qui l'accusa anche di procurato allarme visto oltretutto che l'uomo aveva richiesto tutela per se' e per la propria famiglia, inducendo le Autorita', nel corso di una apposita riunione del Comitato Provinciale di Sicurezza Pubblica di Varese, a disporre misure di protezione e vigilanza in suo favore, poi congelate e successivamente sospese. 

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