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Gruppo CAP, posata la prima pietra della nuova sede: sarà un’arca sull’acqua

Gruppo CAP, posata la prima pietra della nuova sede: sarà un’arca sull’acqua

È stata posata oggi, 10 dicembre, in via Rimini 34 la prima pietra di quella che sarà la nuova sede di Gruppo CAP, azienda pubblica che gestisce il servizio idrico della Città Metropolitana di Milano e di altri comuni delle province di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como. Un progetto ambizioso, a emissioni zero, sostenibile, rispettoso dell’ambiente, inclusivo e che mira a riqualificare l’intero quartiere.

La forma dell’edificio sarà quella di una grande arca che poggia su una piazza d’acqua. L’arca non è una scelta casuale e l’acqua non poteva che essere l’elemento cardine del progetto. “L’elemento simbolico dell’arca richiama solidità e sicurezza, che sono i valori che più di ogni altro rappresentano la nostra azienda, ma è capace anche di evocare la speranza nel futuro e la volontà di fare del nostro meglio per questo territorio e per le famiglie che ci vivono oggi e ci vivranno domani, afferma Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP.

Presenti alla posa della prima pietra oltre al presidente Alessandro Russo, anche Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura Comune di Milano, Arianna Censi, Vicesindaca Città metropolitana di Milano, Santo Minniti, Presidente Municipio 6, Claudio Lucchin, architetto ideatore del progetto e titolare dello studio CL&AA, e Emiliano Cacioppo, Consigliere delegato CMB, Società cooperativa Muratori e Braccianti, che curerà tutte le fasi di costruzione.

Qualche numero? L’headquarter Gruppo CAP consterà di 11.250 m2 di superficie, distribuiti su sei piani e suddivisa in ambienti diversi tra loro, la nuova sede ospiterà oltre 400 dipendenti e comprenderà open space, uffici, laboratori, una caffetteria aperta a tutti, un’expo area, un asilo nido non esclusivamente aziendale e un auditorium. Uno spazio dunque, fruibile anche dai cittadini e non solo da chi lavora nell’azienda. Le strutture modulari, gli open space e lo spirito smart working dell’edificio puntano all’interazione e alla condivisione, in un progetto dove le relazioni e le persone sono al centro. Prevista anche la costruzione di un auditorium che avrà una capienza di 200 persone e che sarà uno spazio a disposizione della collettività.

E proprio per sugellare la relazione col territorio e la comunità in cui sorgerà l’arca, nell’adiacente Parco La Spezia è stato posizionato un punto informativo sul progetto che vuole anche essere  un hub di iniziative che riguardano tutto il quartiere. Tanti i bambini oggi presenti all’inaugurazione del punto informativo ed è a loro che il presidente Russo si è rivolto dicendo “Noi che siamo più grandi di voi cerchiamo di insegnarvi tante cose e di creare un mondo migliore per quando sarete grandi, questo è il nostro compito. C’è una cosa sola su cui noi abbiamo poco da insegnarvi: il rispetto per l’ambiente. Voi su questo sarete i nostri insegnanti. E non abbiate paura di farlo. Gruppo CAP vede in voi bambini i nostri migliori alleati”.

L’impegno verso l’ambiente e le buone pratiche portate avanti da Gruppo CAP sono state sottolineate dall’assessore Maran che ha ricordato come nel caso di Milano i servizi pubblici (dai trasporti all’acqua) vengano gestiti in modo eccellente da società pubbliche, cosa che non sempre vale altrove. Aziende che sanno ottenere grandi risultati mantenendo alti livelli di attenzione nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità. Gruppo CAP, ha ricordato Maran, non solo ha dimostrato di saper fare bene, ma che di saper fare meglio di anno in anno. Questo edificio ne è un esempio e come, sottolinea l’assessore Maran, è stato “selezionato tramite un concorso internazionale e pensato per portare una nuova piazza e nuovi spazi aperti al quartiere”.

Claudio Lucchin, archietto del progetto, spiega invece che “L’arca vuole essere un edificio privo di barriere fisiche e visuali verso la strada, un edificio aperto che dialoga con la città e la cui funzione pubblica traspare dall’apertura del piano terra, ove si insedieranno funzioni aperte al quartiere e ai suoi abitanti”. Un edificio che privilegia l’orizzontalità in un momento in cui la verticalità a Milano sembra essere la scelta più frequente. Lo sviluppo orizzontale vuole infatti sottolineare come la struttura dialoga con il quartiere e si va a inserire armonicamente e “alla pari” nell’ambiente circostante.

L’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità permetteranno all’edificio di ottenere il certificato Leed Gold, tra i più alti riconoscimenti sul fronte della certificazione green, anche grazie all’adozione di un sistema di riscaldamento e raffreddamento con acqua di prima falda, per evitare l’impiego di acqua potabile, con una termoregolazione ad aria controllata per un’ottimale gestione delle temperature. A questo si aggiungono suggestivi e funzionali accorgimenti per quanto riguarda l’illuminazione: la struttura prevede finestre a nastro, a motivo ortogonale, distribuite in modo irregolare, che richiamano la conformazione dei canali e delle reti idriche che caratterizzano il territorio metropolitano. Inoltre, pozzi di luce di ampie dimensioni garantiranno la connessione visiva tra i piani e l’illuminazione nell’area centrale dell’edificio.

Non resta che seguire i lavori passo dopo passo. Allo scopo è stato realizzato il sito dedicato nuovasede.gruppocap.it che permetterà di essere aggiornati sulle varie fasi di costruzione fino all’inaugurazione del palazzo prevista tra un paio d’anni.

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