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Acsm-Agam, approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato
Acsm-Agam

Il Consiglio di Amministrazione di Acsm-Agam S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo al 30 giugno 2020.

Nonostante l’emergenza COVID-19, il Gruppo ha garantito la continuità delle attività gestite, qualificabili come servizi essenziali (distribuzione gas, energia elettrica e idrica, vendita gas e energia elettrica, teleriscaldamento, gestione calore, produzione energia da fonti innovabili idroelettrica e fotovoltaico, raccolta e termovalorizzazione dei rifiuti, illuminazione pubblica, farmacie), ponendo in atto ogni azione a tutela della salute dei lavoratori e dei propri clienti e fornitori e in generale degli abitanti dei territori in cui opera. 

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nel primo semestre 2020 risulta pari a 191,5 milioni di Euro, in sensibile flessione rispetto all’esercizio precedente (234,5 milioni di Euro nel 2019) a causa principalmente della contrazione dei volumi di vendita conseguenti sia alla climatica più mite che agli effetti del lockdown (COVID-19) e alla generale riduzione dei prezzi dell’energia. Sul fronte costi, quelli riferiti al personale e costi accessori, al netto delle poste capitalizzate per investimenti, risultano pari a 22,6 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2019 (23,5 milioni di Euro), anche per il ricorso alla Cassa Integrazione nei mesi di aprile e maggio che ha interessato in modo particolare il personale operativo in relazione al rallentamento degli investimenti per blocco dei cantieri durante lockdown. 

Gli altri costi operativi dei primi sei mesi 2020 risultano pari a 134,1 milioni di Euro. Nonostante il sostenimento di importanti costi per la gestione dell’emergenza COVID-19 per garantire la continuità 

dei servizi essenziali, si presentano anch’essi in sensibile riduzione rispetto al 2019 (174,1 milioni di Euro), principalmente per le medesime motivazioni illustrate per i ricavi.

La gestione operativa consolidata del 2020 evidenzia un Margine Operativo Lordo, prima delle partite non ricorrenti, pari a 34,9 milioni di Euro, in flessione rispetto al 2019 (36,9 milioni di Euro). Hanno impattato negativamente sia la sensibile riduzione dei volumi di vendita di energia causa lockdown e la conseguente chiusura di molte attività industriali e commerciali, e causa la climatica mite, sia lo scenario energetico che ha presentato, in particolare per l’energia elettrica, valori di PUN ai minimi storici. 

Il primo semestre 2020 non registra poste non ricorrenti, mentre il 2019 registrava partite non ricorrenti negative per 0,6 milioni di Euro.

Gli ammortamenti relativi alle immobilizzazioni risultano complessivamente pari a 21,9 milioni di Euro in sensibile aumento rispetto il 2019 (18,5 milioni di Euro), in conseguenza ai maggiori investimenti effettuati lo scorso esercizio e all’ammortamento di alcuni intangible in allineamento ai presunti valori di realizzo a fine concessione. Nel semestre è stato effettuato un accantonamento al fondo svalutazione crediti pari a 3,0 milioni di Euro, in aumento rispetto al 2019 (1,4 milioni di Euro), in considerazione principalmente dei probabili impatti della pandemia in corso. La voce accantonamenti a fondi rischi non presenta variazioni significative rispetto il 2019. Il Margine Operativo Netto si attesta, pertanto, a 9,9 milioni di Euro, in sensibile flessione rispetto al primo semestre 2019 (16,5 milioni di Euro).

La gestione finanziaria ordinaria del primo semestre 2020 ammonta a -0,3 milioni di Euro, in linea rispetto al 2019 (-0,3  milioni di Euro). Il primo semestre 2019 includeva inoltre il provento non ricorrente di 0,6 milioni di Euro per la plusvalenza realizzata sulla cessione di una partecipazione, 

parzialmente compensata dalla valutazione a patrimonio netto di altre partecipazioni, pertanto la gestione finanziaria complessiva 2019 risultava positiva e pari a 0,2 milioni di Euro.

Il Risultato Ante Imposte risulta pari a 9,7 milioni di Euro (16,7 milioni di Euro nel 2019).

Gli oneri per imposte nel primo semestre 2020 risultano pari a 3,0 milioni di Euro (6,3 nel primo semestre 2019). 

Il Risultato Netto del Gruppo del primo semestre 2020, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, risulta positivo e pari a 6,6 milioni di Euro in sensibile flessione rispetto il 2019 (10,1 milioni di Euro). Il primo semestre 2020 ha consolidato gli impatti negativi di varie situazioni verificatisi contestualmente: agli effetti del COVID-19 e del conseguente lockdown, si sono sovrapposti quelli connessi alla climatica particolarmente mite e allo scenario prezzi negativo ai quali si sono aggiunti i sopraccitati maggiori ammortamenti e accantonamenti. 

Il capitale immobilizzato al 30 giugno 2020 ammonta a 549,7 milioni di Euro, in aumento rispetto al 2019, principalmente per effetto degli investimenti. Nonostante il lockdown con le conseguenti restrizioni sulla circolazione e le chiusure di molte attività, nel semestre il Gruppo ha realizzato investimenti, al lordo delle dismissioni, pari a Euro 25,8 milioni di Euro, in incremento rispetto il 2019  (22 milioni di Euro). In particolare, i principali investimenti riguardano per 6,8 milioni di Euro le reti gas, per 4,5 milioni di Euro le attività di potenziamento delle reti idriche e per 0,8 milioni di Euro interventi sulle reti distribuzione elettrica, per 4,8 milioni di Euro le attività di cogenerazione, teleriscaldamento, microcogenerazione, illuminazione pubblica e mobilità elettrica (di cui 1,5 milioni di Euro per investimenti nell’illuminazione pubblica), per 3,5 milioni di Euro le attività di termovalorizzazione e per 1,4 milioni di Euro raccolta, inoltre 2,7 milioni di Euro sono investimenti Corporate riferiti per la quasi toalità ai sistemi informativi.

Il capitale circolante netto è pari a 53,6 milioni di Euro in riduzione rispetto al saldo del 31 dicembre 2019 principalmente per effetto della dinamica della stagionalità dei principali business in cui opera il Gruppo.

Al 30 giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 125,5 milioni di Euro in lieve incremento rispetto al 31 dicembre 2019. La voce include, per 6,9 milioni di Euro, i debiti finanziari relativi all’applicazione dello IAS 16 per contratti di noleggio operativo a lungo termine, locazione immobiliare e rent to buy. Nel semestre è stata erogata la prima tranche da 50 milioni di Euro del finanziamento sottoscritto con BEI a fine 2019: tale erogazione è stata attivata a tasso fisso per una durata di 16 anni con un preammortamento di 4 anni. 

Si presenta sostanzialmente stabile anche il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (leverage) che, al 30 giugno 2020, risulta pari a 0,26 (0,25 al 31 dicembre 2019).

Rischi e incertezze CONNESSI al COVID-19

Il Gruppo sta continuando a gestire l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del COVID-19 in modo proattivo. Allo scopo di far fronte all’emergenza, prevenire e contenere il contagio del coronavirus, in data 26 febbraio 2020, è stato costituito un Comitato di Crisi di Gruppo che ha l’obiettivo di porre in essere tempestivamente adeguate misure di gestione dell’emergenza nonché l’identificare adeguate azioni di mitigazione legate al rischio di estensione temporale della stessa. Il Gruppo ha predisposto e messo in atto una serie di iniziative per assicurare la continuità operativa aziendale al fine di garantire 

i servizi essenziali e per proteggere la salute delle persone che lavorano per il Gruppo e con il Gruppo (es. clienti, fornitori, ecc.), nonché per adeguarsi alle disposizioni emanate dagli organismi competenti.

In conseguenza delle restrizioni sulla circolazione che hanno caratterizzato buona parte del semestre e della chiusura di diverse attività commerciali e industriali, al momento si sono registrate principalmente le seguenti situazioni:

rallentamenti e rimodulazione degli investimenti, rispetto a quanto pianificato (principalmente nelle BU Reti e BU Energia e Tecnologie Smart per limitazione degli interventi su reti e impianti e frenata nei progetti di sviluppo microcogenerazione rallentamento degli investimenti nelle concessioni di Illuminazione pubblica),

flessioni nella vendita di beni e servizi, in particolare verso i settori terziario ed industriale, principalmente per la BU Vendita Gas e Energia Elettrica e BU Energia e Tecnologie Smart,

aumenti del livello del credito principalmente per le BU Vendita, Energia e Tecnologie Smart e Reti in particolare per quelle idriche,

costi legati all’intensificazione delle misure igienico-sanitarie preventive in tutte le sedi, impianti dislocati sui territori, con conseguenti maggiori costi legati al piano dei fabbisogni di attrezzature e DPI da utilizzare, in molti casi, in modalità usa e getta.

Tali impatti lordi, tuttavia, sono stati parzialmente compensati da azioni di contenimento dei costi intraprese dal Management del Gruppo.

Nonostante il contesto critico, la climatica sfavorevole, lo scenario prezzi energetico debole e il rallentamento generalizzato della domanda, i risultati registrati nel periodo dal Gruppo Acsm Agam hanno subito nel semestre riduzioni contenute, dimostrando importante resilienza al tale situazione. 

Evoluzione prevedibile della gestione 

Il Gruppo monitora sistematicamente e con attenzione l’evoluzione della situazione analizzando i risultati e gli scostamenti rispetto le previsioni di budget approvate e di forecast che vengono riaggiornate in corso d’anno, per considerare l’evoluzione della situazione; vengono inoltre predisposte analisi di sensitività sui risultati del Gruppo per effetto dell’evolversi dell’emergenza, individuando e attivando varie misure al fine di contenerne gli effetti negativi.

Grazie sia alla diversificazione delle proprie attività, costituite in gran parte da servizi essenziali per la popolazione, sia al fatto che alcune di esse siano regolate e quindi potenzialmente non soggette a volatilità o quantomeno a volatilità molto contenuta e sia, infine, alle varie azioni attivate al fine di contenere gli impatti dell’emergenza, il Gruppo prevede per quanto riguarda il 2020, un Ebitda ante partite non ricorrenti in linea con il 2019. 

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