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Aler risponde, filo diretto con il presidente
Aler, demolizioni e ricostruzioni. Lorenteggio cambia volto. La ricetta del presidente Sala



Buongiorno Presidente.

Sono cresciuto in una casa popolare al Lorenteggio, in via Giambellino. La mia famiglia vive qui dagli anni ’50, sono molto affezionato al quartiere, ai cortili e alle strade, anche se ormai c’è degrado ovunque.

Sto pensando di comprare un alloggio in zona, per poter essere indipendente senza allontanarmi troppo da parenti e amici. Ma mi chiedo: ne vale la pena? Gli edifici e spazi privati sono belli e molto ben tenuti, ma è il contesto popolare che mi preoccupa… non vorrei le cose con il tempo peggiorassero. Lei pensa che ci sia un futuro per questo storico pezzo di città, o è meglio andar via e cercare altrove?

Claudio S.
 

LA RISPOSTA

Caro Claudio,

immagino la sua affezione.

Nell’immaginario di tutti i Milanesi che non siano più giovanissimi, il solo nome del “giambellino” riporta alla memoria la ballata di Gaber: la storia del “drago” Cerutti Gino, il vagabondo squattrinato e perdigiorno, frequentatore di bar, ladro di Lambrette, eroe di vicinato. Che restituisce un’epoca fatta di chiacchiere sui ballatoi, panni stesi nei cortili, corse di bimbi in bicicletta, vita quotidiana di famiglie perbene e personaggi folkloristici.

Il Bar Giambellino esisteva negli anni ‘60 ed esiste oggi, nella parte più popolosa e animata del Lorenteggio, che una volta rappresentava l’estrema periferia milanese (è stato realizzato negli anni 1938-1944, e si chiamava “Renzo e Mario Mina”) e che oggi è parte rilevante della città.

Con un solo mezzo di superficie - il tram n. 14 – dal cuore del Lorenteggio è possibile in arrivare ai piedi della Madonnina, ma nonostante ciò il quartiere, con i suoi 134.000 mq di superficie costruita e una densità di popolazione altissima, viene indicato come uno spazio d’ombra nella città.

Purtroppo è vero. I problemi sono enormi: edifici fatiscenti, abusivismo dilagante, spazi pubblici trascurati, presenza altissima di immigrati, alloggi di piccole dimensioni vuoti, attività e negozi sfitti ad accentuare il senso di abbandono.

ALER è sempre stata presente, anche se in maniera parziale, con numerosi interventi di manutenzione straordinaria e bonifica amianto negli anni. Ma da soli non eravamo- né lo siamo adesso -  in grado di programmare un riassetto generale finalizzato a migliorare complessivamente le condizioni degli abitanti. Mancavano i fondi, gli strumenti tecnico-finanziari, i piani e le risorse per la gestione degli aspetti legati alla mobilità, al sociale e soprattutto alla sicurezza.

Gli interventi su quartieri popolari vasti come il Lorenteggio sono molto complessi, e richiedono collaborazioni istituzionali, organizzazione e cooperazione territoriale, consenso e partecipazione attiva degli abitanti.  E soprattutto accordi e intese forti fra tutti gli operatori chiamati ad intervenire.

Abbiamo lavorato, con ostinazione, dedizione, impegno e apertura, tanto che oggi, finalmente, dopo anni di idee, proposte, studi, piani e metaprogetti, i tempi sono maturi, e una task force costituita da ALER Milano, Regione Lombardia e Comune di Milano, ha approvato la delibera che dà il via all’enorme programma di trasformazione urbana denominato “Accordo di Programma per la riqualificazione urbanistico-edilizia e sociale del quartiere Lorenteggio”.

Insieme siamo riusciti a raccogliere complessivamente circa 85 milioni di euro (fra fondi di bilancio degli enti e vari finanziamenti Europei e governativi) e abbiamo dato il via ad uno dei più significativi interventi di trasformazione di un comparto ERP degli ultimi decenni.

L’ambito di intervento è compreso fra le vie Odazio, Lorenteggio, Inganni e Giambellino: 2.677 alloggi più il contesto urbano all’intorno. Le linee di azione previste dall’Accordo sono relative agli interventi sul patrimonio ERP, alla rigenerazione degli spazi pubblici, alla rigenerazione socio-economica e al piano di accompagnamento sociale (mobilità) che interesserà 1.500 famiglie, di cui circa 700 avranno in assegnazione alloggi completamente nuovi.

Nell’ambito di questo accordo generale, ALER Milano si è impegnata a:

  • realizzare un calendario degli interventi relativi alle opere di riqualificazione degli edifici ERP
  • recuperare gli alloggi sfitti
  • realizzare opere di bonifica e smaltimento dell’amianto
  • mettere a disposizione del Comune spazi per il Laboratorio Sociale, per l’attivazione di progetti sociali e la realizzazione di servizi di interesse pubblico
  • assicurare la cessione di aree per parcheggi e mobilità pedonale
  • mettere a disposizione alloggi per specifici target “fragili” (disabili, donne vittime di violenza, ecc.)
  • riconoscere ai proprietari privati un bonus equivalente economico per l’acquisto/permuta degli alloggi da sgomberare.

Il piano preparato da ALER prevede interventi di:

  • demolizione e nuova costruzione del civico Lorenteggio 181 (edifici 20B e 30B),
  • demolizione e ricostruzione dei civici Lorenteggio 179-Odazio 8, Manzano 4, Segneri 3
  • ristrutturazione di Giambellino 150

per un totale di 50 appartamenti in più.

Il primo edificio (scala H) di Lorenteggio 181 è già stato sgomberato e consegnato ad Infrastrutture Lombarde per la demolizione solo qualche giorno fa.

Gli altri partner dell’accordo si occuperanno degli interventi relativi agli spazi pubblici, al verde attrezzato, ai cortili, alla viabilità e alle connessioni, all’illuminazione, all’eco-efficientamento degli stabili, al sostegno alle nuove imprese e ai soggetti in difficoltà economica. Verranno realizzati una nuova biblioteca, ed un nuovo mercato in via Odazio, firmato da Renzo Piano e dal gruppo G124.

L’archistar ha voluto dare un contributo alla rinascita del Lorenteggio con un progetto che reinterpreta il mercato come una ricucitura del tessuto periferico, centro di vitalità, incontro e scambio, esempio per la valorizzazione dei numerosi mercatini rionali, sia permanenti che temporanei.

Il Lorenteggio cambierà presto volto. E chi avrà la lungimiranza di investire in zona, non se ne pentirà.

Tutto ciò detto, Le auguro di fare la scelta migliore.

Un caro saluto

Angelo Sala 




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