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Aler risponde, filo diretto con il presidente
Aler, svolta nelle assegnazioni delle case popolari. Tra sicurezza e mix sociale

Buongiorno Presidente.

In una sua recente risposta su questa rubrica, ha accennato ad una riforma regionale del sistema delle assegnazioni. Ho letto poi diversi articoli in cui si parla di una vera e propria rivoluzione. Ma di cosa si tratta? E quando partirà? Io sono un padre divorziato e mi creda, faccio davvero fatica a far quadrare i conti per pagare l’affitto – da un privato - del mio monolocale in una estrema periferia milanese. Sono da 10 anni in lista per un alloggio ALER, ma mi vedo scavalcare ogni volta da famiglie numerose che pare abbiano più diritto di me. Ho qualche speranza?

Giorgio M.
 

RISPOSTA

Caro Signor Giorgio, ci siamo.

Le riassumo la situazione.

Il percorso - in cui Regione Lombardia e Aler Milano hanno creduto e credono fortemente - che ha portato alle nuove modalità di assegnazione delle case popolari, è partito lo scorso anno, con l’approvazione della Legge regionale 8 luglio 2016, n.16 “Disciplina regionale dei servizi abitativi”.

In 12 mesi di intenso lavoro è stato messo a punto il Regolamento che detta le linee della programmazione triennale dell’offerta abitativa pubblica e sociale e ne disciplina le procedure, i criteri e le condizioni per l’accesso e la permanenza.

Il sistema è stato rivoluzionato, in quanto reinterpreta le politiche abitative e quindi l’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) come un servizio sociale e non solo come una particolare tipologia edilizia, da rendere accessibile a tutte le categorie di cittadini che ne abbiano bisogno.

La principale innovazione introdotta dalla legge sono i criteri di valutazione sulla base dei quali vengono stilate le graduatorie per l’accesso al servizio casa.

Questi non sono più basati prevalentemente sul reddito ISEE - che ha portato negli ultimi decenni alla mono-targettizzazione dei nostri quartieri, con prevalenza di famiglie indigenti molto numerose e anziani soli, e alla calcificazione di malesseri e disagi legati alla poca sicurezza e mancanza di integrazione - ma su un sistema di parametri articolato che considera:

  • Il disagio abitativo
  • Il disagio familiare
  • Il disagio economico
  • L’anzianità di residenza in Lombardia e nel Comune in cui si fa richiesta di alloggio.

Questo il nucleo della svolta: per accedere ai servizi ERP occorrerà dimostrare di risiedere sul territorio lombardo da almeno cinque anni, ma più elevata è l’anzianità, maggiori saranno le premialità.

Per evitare la ghettizzazione, vengono poi rispettate delle quote di assegnazione che vanno a comporre un mix socio-abitativo bilanciato in ogni quartiere. Fermo restando che il 20% del totale è comunque destinato a persone indigenti, ossia in stato di povertà assoluta riconosciuta e già presi in carico dai servizi sociali, complessivamente verranno rispettate queste percentuali:

  • 30% agli anziani
  • 20% a famiglie monoparentali (fra cui il suo caso rientrerebbe)
  • 15% a disabili
  • 20% a famiglie di nuova formazione
  • 10% alle forze di polizia, in quanto la presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine è fondamentale per la percezione interna della sicurezza del luogo in cui si vive
  • 5% a categorie di rilevanza sociale individuate dai Piani di Zona, con la fondamentale collaborazione dei Comuni.

In ogni caso, verrà rispettata la regola generale che prevede l’accesso all’ERP fino ad un reddito massimo  ISEE pari a 16mila euro/anno. Tutti i requisiti dovranno essere certificati attraverso idonea documentazione rilasciata dagli uffici competenti.

Aler non dipende più dai comuni, e con il nuovo Regolamento assegna in maniera indipendente i propri alloggi sulla base di bandi di competenza comunale (che comprendono alloggi ALER e dei comuni) che verranno pubblicati in numero di due ogni sei mesi (per la città di Milano la cadenza sarà trimestrale in rapporto agli alloggi disponibili). E per velocizzare il percorso di assegnazione le domande vengono supportate da una piattaforma informatica attraverso la quale le famiglie possono opzionare l’alloggio rispondente ai propri bisogni (per una persona metratura massima 45 mq, per due persone massimo 60mq e così via).

Il 30 ottobre 2017 la Giunta regionale ha dato ufficialmente avvio alla sperimentazione su 50 alloggi complessivi fra patrimonio ALER Milano e comunale degli ambiti territoriali di riferimento di Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo (che ricomprendo i comuni di Cologno Monzese, Cormano, Bresso e Cusano). La novità fondamentale è che per ogni unità abitativa verrà formulata una graduatoria: ogni partecipante potrà infatti presentare domanda per un massimo di 5 alloggi che dovrà scegliere sulla piattaforma informatica. Punti di assistenza alla presentazione della stessa verranno aperti presso ALER Milano (UOG di Sesto) e nei comuni, e assistenti qualificati aiuteranno nell’iter informatico i cittadini che non siano in grado di procedere autonomamente.

Il 27 novembre verrà pubblicato l’avviso di partecipazione

Il 5 gennaio 2018 scadrà il termine per la raccolta delle domande

Il 23 gennaio 2018 verrà pubblicata la graduatoria definitiva, e ALER procederà alla verifica dei requisiti per la conferma dell’assegnazione sulla base del maggior punteggio del richiedente per singolo alloggio e nel rispetto del mix sociale.

Questi 50 alloggi oggetto della sperimentazione sono liberi e abitabili. In futuro si prevede di porre a bando anche alloggi nello “stato di fatto”, ossia che necessitino di interventi manutentivi, di cui il richiedente potrà farsi carico con spese che verranno scontate sui canoni di locazione

ALER ha costituito un gruppo di lavoro che ha il compito di verificare la funzionalità della piattaforma informatica, definire le graduatorie secondo i nuovi criteri, analizzare possibili criticità per poter apportare eventuali correttivi prima dell’approvazione definitiva delle nuove norme in materia di assegnazione prevista per l’8 febbraio 2018. A Milano il nuovo Regolamento entrerà in vigore con il secondo semestre 2018, conseguentemente alla validazione definitiva della sperimentazione.

I risultati saranno tangibili, e con i nuovi punteggi sicuramente anche lei avrà maggiori possibilità di accesso al servizio casa. Glielo auguro.

Un caro saluto

Angelo Sala

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