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Aler risponde, filo diretto con il presidente
Rozzano, “fantomatico” aumento degli affitti. Dichiarazioni senza fondamento

Buongiorno Presidente

le scrivo a nome di mia nonna, che vive in una casa ALER a Rozzano. Durante la mia ultima visita in occasione della Pasqua, l’ho trovata fortemente preoccupata per alcune voci che girano nel quartiere in cui risiede, relative ad un aumento spropositato dei canoni di affitto.

Alcuni suoi vicini di casa mi hanno riferito che questa notizia è partita da un post del Sindaco di Rozzano e si è diffusa sui social diventando virale. Ho letto il post, ed effettivamente la prima cittadina dichiara di aver ricevuto personalmente molti inquilini delle case ALER che denunciano aumenti, e che la maggior parte sono “anziani preoccupati di non riuscire a far fronte ai salati rincari degli affitti”.

Nello stesso post il Sindaco afferma che questo è l’effetto della riforma regionale delle politiche abitative sociali - portata avanti dalla giunta Maroni -  e delle nuove leggi sulla casa. Le dichiarazioni sono davvero molto polemiche e, se vere, preoccupanti.

Io ho controllato gli ultimi bollettini ricevuti da mia nonna, ma non ho riscontrato nulla di anomalo. Purtroppo non sono riuscita a calmarla. Ormai è convinta che prossimamente gli aumenti arriveranno e lei non sarà più in grado di far fronte alle spese. Ma è davvero così?

Spero in una sua risposta che possa smentire quanto pubblicizzato in maniera così allarmante.

Cordiali saluti

Annamaria C.

LA RISPOSTA

Cara Annamaria,

la ringrazio per questa sua email, scelta fra le tante che sono arrivate alla mia segreteria sullo stesso tema, in quanto mi offre l’occasione di chiarire, pubblicamente e definitivamente, alcune dichiarazioni diffuse attraverso i social media dal Sindaco Barbara Agogliati.

Non nascondo la mia sorpresa nel leggere tali affermazioni, anche perché provengono dal rappresentante di uno dei comuni della Provincia di Milano nei quali il patrimonio ALER è dei più consistenti.

A Rozzano gli alloggi ALER sono quasi 5mila e ospitano circa 11.000 inquilini, una significativa maggioranza sulla popolazione complessiva di 42.000 abitanti. Questa premessa è fondamentale per meglio comprendere l’irritualità del comportamento del Sindaco.

Le sue dichiarazioni del tutto personali e non supportate da dati oggettivi, si sono diffuse velocemente come d’uso sui social media arrivando, tanto fra i cittadini quanto fra gli operatori di ALER Milano, a provocare spaesamento, confusione ed evidente preoccupazione collettiva.

Sarebbe stato molto più opportuno che il Sindaco, prima di qualunque esternazione, avesse chiesto conferma sui dati ad ALER Milano. Sarebbe stato quindi anche appropriato convocare un incontro formale con le rappresentanze di ALER, delle organizzazioni sindacali dell’utenza e dei Comitati Inquilini e Autogestione, per poter procedere a tutti gli approfondimenti necessari ad individuare eventuali problematiche e percorsi risolutivi.

Ecco, se il Sindaco avesse seguito questo iter avrebbe “scoperto” che le informazioni a lei pervenute non corrispondono a realtà.

A questo punto ritengo opportuno fare definitivamente chiarezza su questa vicenda dicendo, senza rischio di essere smentito da alcuno, che né Regione Lombardia né ALER Milano hanno aumentato gli affitti ai propri inquilini.

La realtà dei fatti è la seguente:

  • ALER Milano ogni 2 anni esegue l’anagrafe utenza per la verifica dei redditi (come previsto dall’art. 31 della L.R. 27/09) e conseguentemente provvede a collocare i singoli assegnatari nelle rispettive quattro fasce di reddito:
    • Area Protezione
    • Area Accesso
    • Area Permanenza
    • Area Decadenza
  • L’Area Protezione (alla quale probabilmente sua nonna appartiene) non è stata assolutamente toccata dalla riclassificazione dei redditi.
  • Abbiamo registrato lievi spostamenti nell’Area Permanenza, per una media di € 2,50 mensili. Tale variazione è da collegarsi all’aggiornamento dei redditi degli assegnatari per effetto del bonus mensile di € 80,00 (meglio conosciuto come Bonus Renzi) che ha comportato un incremento annuo aggiuntivo di reddito di € 960,00.

Spero che questo messaggio sia rassicurante per Lei, sua nonna e per tutti gli inquilini, non solo di Rozzano, ma di tutto il patrimonio gestito dall’Azienda che presiedo, e che eviti future speculazioni sul tema.

E’ compito e dovere di ogni Amministratore Pubblico, prima di diffondere affermazioni, approfondire attraverso i canali istituzionali le notizie da divulgare, soprattutto in una situazione come questa, in cui i modesti e limitati incrementi sugli affitti sono stati conseguenza di una norma nazionale, peraltro approvata da una legge dello Stato che il Sindaco dovrebbe conoscere benissimo.

Ciò detto, cara Annamaria, rassicuri sua nonna da parte mia. E’ stata pura disinformazione.

Invito tutti gli inquilini appartenenti alle diverse Aree a verificare i dati qui forniti confrontando i bollettini che riceveranno con i precedenti.

Alla prossima settimana

Angelo Sala

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