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Ambiente: economia circolare, Milano è la prima città in Italia
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Economia circolare, Milano è la prima città in Italia

L'universita' Bicocca ha presentato i risultati di un'indagine sulle prime 10 citta' d'Italia per popolazione basata su 20 indicatori: raccolta differenziata, trasporto pubblico, beni di seconda mano, fotovoltaico. Ne è emerso che Milano spicca in Italia tra le città over 300mila euro guadagnandosi il titolo si città più "circolare d'Italia"

Lo dicono i ricercatori del Cesisp, il Centro di Economia e regolazione dei servizi, dell'industria e del settore pubblico dell'ateneo meneghino, che oggi hanno presentato la classifica delle citta' italiane piu' "performanti" sul piano della sostenibilita' e dell'economia circolare, cioe' di quell'economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione degli sprechi, all'insegna dell'eco-sostenibilita'. Un'indagine, spiega Redattore sociale, che viene resa pubblica proprio nelle ore in cui in Consiglio comunale a Palazzo Marino si discute la mozione per dichiarare l'emergenza climatica e ambientale in citta', sulla scorta di quanto gia' avvenuto in Irlanda e Regno Unito, per dare un segnale politico forte rispetto ai cambiamenti climatici e di risposta a una fetta importante di opinione pubblica, europea e italiana, che ha mostrato sensibilita' e interesse.

I risultati della ricerca sono stati illustrati da Massimo Beccarello e Giacomo Di Foggia, rispettivamente direttore scientifico e ricercatore del Cesisp, durante il convegno "Il valore della Circular Economy a Milano", al quale ha partecipato anche l'assessore del Comune di Milano alla Mobilita' e ambiente, Marco Granelli.

"Nella nostra visione - hanno spiegato Beccarello e Di Foggia - l'economia circolare, per l'ampiezza delle aree di intervento sul piano della sostenibilita' e l'uso delle risorse naturali, deve essere ricondotta alla concretezza di azione. Per questo riteniamo che sia necessario avviare un percorso di ricerca per dotarsi di opportune metodologie di misurazione".

Gli indicatori utilizzati dai ricercatori del Cesisp per stilare la classifica sono in tutto venti: Milano e' risultata prima sopratutto grazie all'offerta e all'utilizzo del trasporto pubblico e dei servizi di car sharing, all'efficienza della rete idrica, all'alto livello di raccolta differenziata e all'alto fatturato delle attivita' di vendita dell'usato. A seguire Firenze, che emerge per le politiche di responsabilizzazione del cittadino, il numero di colonnine pro capite di ricarica per le auto elettriche e i tanti cittadini impegnati nel volontariato. Chiude il podio Torino, prima per efficienza energetica e qualita' dei sistemi di depurazione. Tra gli indicatori che hanno consegnato la vetta della classifica al capoluogo lombardo, la ricerca della Bicocca individua il numero cittadini che scelgono di acquistare beni di seconda mano (seguono Firenze, Genova), la percentuale di raccolta differenziata (davanti a Firenze, Bologna), il numero di passeggeri sui trasporti pubblici rispetto alla popolazione totale (a pari merito con Roma, poi Torino insieme a Bologna) e diffusione della "sharing mobility" (poi Firenze e Torino).

La nota per la stampa dell'Universita' fa sapere che "Milano e' risultata prima in 3 cluster su 5 (riuso, condivisione dei beni, uso risorse), seconda nel livello di condivisione sociale, mostrando le principali criticita' per input sostenibili (pilastro nel quale si posiziona quinta), in particolare in efficienza energetica, disponibilita' di aree verdi sul totale della superficie comunale e produzione di energia elettrica da fotovoltaico. In quest'ultimo indicatore, al contrario, punteggio massimo per Catania seguita da Bari e poi Bologna". Scorrendo altri indicatori, piu' colonnine di ricarica per i mezzi elettrici si registrano a Firenze, seguita da Milano, poi Bari. Le citta' con piu' volontari in percentuale alla popolazione sono risultate, in ordine, Firenze, Bologna e Torino. Per aree verdi, Roma batte Palermo e Bologna. Per orti urbani sul totale del verde, Bologna, Napoli e Firenze formano il podio. Infine, Bologna domina per diffusione di auto elettriche e ibride sul totale del parco auto, seguita da Milano e Roma. Venendo alle piste ciclabili in cima Bologna, quindi Firenze e Torino. Complessivamente, con Milano il podio è completato da Firenze e Torino.

Il contatore ambientale: nel 2018 la differenziata ha fatto risparmiare 350mila tonnellate di Co2

Con la raccolta differenziata del 2018 è stato misurato, per la prima volta, un risparmio di circa 350mila tonnellate di CO2, tre milioni di metri cubi di acqua, quasi duemila megawatt di energia elettrica. Lo stesso quantitativo consente un recupero equivalente di ri-prodotti: 14 milioni di felpe, 114 milioni di nuove bottiglie, tre milioni di chiavi inglesi, 419 milioni di scatole per scarpe, 224 mila panchine, 123 mila armadi e 209 mila caffettiere moka.

I risultati della raccolta differenziata sono diventati misurabili grazie al Contatore Ambientale introdotto a Milano da Comune, Amat, A2a Ambiente, Amsa, sviluppato da Conai in collaborazione con eAmbiente e presentato oggi al convegno “Il valore della circular economy a Milano” organizzato all'Università di Milano-Bicocca dal Cesisp (Centro di Economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore pubblico). Il Contatore Ambientale è uno strumento che, grazie a una metodologia messa a punto durante ExpoMilano2015, riesce a quantificare i benefici ambientali della raccolta differenziata e di tutte le attività di riciclo e recupero dei rifiuti.

Il nuovo modello di misurazione si basa sul metodo scientifico del Life Cycle Assessment per la valutazione degli impatti ambientali attraverso l’identificazione dei consumi energetici e dei materiali, dei mezzi e delle apparecchiature usate, e conseguentemente delle emissioni rilasciate in atmosfera.

Nel caso del Contatore Ambientale della raccolta differenziata di Milano, oggi al 60% circa, l’analisi è relativa alla vita del materiale dal momento in cui diventa rifiuto, fino alla preparazione per la trasformazione in nuovo prodotto, materia prima da riutilizzare, o in nuova energia. Una volta raccolti i dati sulla quantità di rifiuti raccolti e suddivisi nelle varie frazioni, a finire sotto esame sono tutti i passaggi sulle attività che occorrono per rigenerarli e renderli riutilizzabili in nuovi prodotti. Si usano, ad esempio, i dati relativi ai mezzi di trasporto e di movimentazione all’interno degli impianti, il relativo consumo di carburante, la produzione di ulteriori scarti, gli scarichi in acqua e le emissioni in aria dovuti ai processi di trattamento. I risultati vengono elaborati attraverso un set di indicatori, in grado di restituire dati e cifre che esprimono in maniera sintetica i vantaggi della raccolta differenziata rispetto a uno scenario in cui i rifiuti vengono destinati esclusivamente alla discarica:emissioni di CO2 risparmiate; minore consumo di acqua;energia elettrica non consumata;ri-prodotti confezionati con materiale riciclato; materie prime vergini risparmiate per produrre nuovi oggetti.

I numeri, che comunicano ai cittadini in modo immediato il livello di efficienza del sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani, saranno diffusi e periodicamente aggiornati attraverso i canali di informazione del Comune di Milano. “Con Milano abbiamo da sempre condiviso il focus sui temi della sostenibilità e collaborato per la diffusione della cultura del riciclo e della economia circolare. – aggiunge Giorgio Quagliuolo, Presidente di CONAI –Grazie al contatore ambientale, siamo oggi in grado di quantificare i benefici ambientali ed economici generati dalla corretta gestione dei rifiuti urbani e di dire ai cittadini che, anche grazie al loro contributo, un efficiente servizio di raccolta differenziata e avvio a riciclo dei materiali ha permesso, in un anno, di risparmiare 145.000 tonnellate di materia prima vergine, con notevoli benefici ambientali”.

"A Milano la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il 62%, un risultato che pone la Città al vertice tra le metropoli europee. – ha commentato Fulvio Roncari, Presidente di A2A Ambiente - Il modello portato avanti da AMSA e dal Gruppo A2A si basa sulla gestione integrata dell’intero ciclo dei rifiuti, dalla raccolta al trattamento, dal recupero di materia alla produzione di energia. Grazie allo studio di nuove modalità di raccolta e agli investimenti in tecnologie, il cento per cento dei rifiuti urbani milanesi è avviato a riciclo o a recupero, nessun rifiuto primario viene destinato alla discarica. Il contatore ambientale è un ottimo strumento per comunicare ai cittadini l’importanza e i benefici della raccolta differenziata, un piccolo gesto quotidiano con un grande impatto sulla nostra comunità”.

Nel corso del convegno all’Università di Milano-Bicocca è stata anche presentata dai ricercatori del Cesisp la prima classifica in Italia delle città più performanti sul piano della sostenibilità e dell’economia circolare, ovvero di quell’economia basata sul riutilizzo delle risorse e sulla riduzione degli sprechi, all’insegna dell’eco-sostenibilità. I ricercatori si sono basati su una serie di venti indicatori per determinare una graduatoria tra le città italiane con più di 300mila abitanti e Milano è risultata al primo posto, seguita da Firenze e Torino, emergendo in particolare nelle politiche di riuso e riciclo, nell’utilizzo efficiente delle risorse e nell’offerta di trasporto pubblico e car sharing (www.unimib.it/cittàcircolari).

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