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Milano
Arena Po, quattro lavoratori morti: indagine per omicidio colposo plurimo
Lavoratori indiani morti ad Arena Po

Pavia, tragedia in un’azienda agricola: quattro operai annegati

Quattro agricoltori sono morti dopo essere scivolati in una vasca di liquami all'interno di un allevamento di Arena Po, in provincia di Pavia. Due dei corpi sono stati recuperati subito, per estrarre gli altri due dalla vasca è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto svuotarla completamente.Le vittime sono i fratelli Tarfem Singh di 47 anni e Prem Singh di 45, che avevano rilevato l'allevamento circa 5 anni fa, e i loro dipendenti i dipendenti Harminder Singh di 29 anni e Manjinder Singh di 28, tutti di origine indiana e di religione sikh.

Da una prima ricostruzione dei carabinieri di Stradella, che sono arrivati sul posto poco dopo le 12.30, Singh Tarsem, 44 anni, titolare assieme al fratello Singh Prem, e' entrato nel recipiente di compostaggio dei fertilizzanti, profondo due metri, di sua volonta', durante l'operazione periodica di spurgo che viene effettuata con una cisterna trainata da un trattore. Qualcosa e' andato storto ed e' stato travolto dalle esalazioni tossiche dei liquami. Gli altri si sono gettati cercando di salvarlo, finendo anche loro intossicati dall'anidride carbonica sprigionata dai liquami. Il procuratore di Pavia Mario Venditti ha avviato un'indagine per omicidio colposo plurimo, un atto formale visto che i fratelli titolari dell'azienda sono entrambi deceduti, assieme ai dipendenti e loro cugini, assunti con regolare contratto. I loro nomi: Singh Harminder, 29 anni e Singh Majinder, di un anno piu' giovane e in Italia da poco tempo. Due anni fa, i fratelli avevano rilevato l'attivita', realizzando il loro sogno di trasformarsi da mungitori a imprenditori in quello che e' uno degli allevamenti bovini piu' grandi della zona con 500 capi, di cui 230 vacche da latte. Ad aiutarli le mogli e altri parenti, che stamattina, tra le 12 e le 13, si sono preoccupati perche' non rispondevano al telefono. Tremenda la scena ai loro occhi: un cadavere affiorava sull'acqua, forse quello di uno dei fratelli, la cui madre ha lanciato una corda in acqua in un inutile tentativo di salvataggio perche' erano gia' tutti inermi.

"I fratelli erano molto esperti, non capisco come sia potuto accadere", si dispera un amico parlando con Agi. Nel tardo pomeriggio, in corteo e nei tipici colorati abiti dei sikh, numerosi in queste terre, mogli, figli e parenti delle vittime si sono allontanati dalla fattoria in un corteo doloroso e composto, seguendo i mezzi delle pompe funebri che trasportavano i corpi. Alcuni amici si sono dedicati alla cura dei bovini dandosi appuntamento a domani per mandare avanti la fattoria, raccogliendo l'insegnamento di chi se n'e' andato. "Io e mio fratello abbiamo scelto di vivere cosi', amiamo questo lavoro aveva raccontato Tarsem in un'intervista al 'Corriere della Sera - facciamo i turni, ma a moglie e figli non manca nulla: studiano, giocano in paese, sono integrati. Mio figlio grande sta facendo Agraria e poi si iscrivera' a Veterinaria, cosi' ci dara' una mano qui...quest'anno una settimana di ferie ce la meritiamo. Faremo i turni anche per quello: le mucche hanno sempre la priorita'!". E' omicidio colposo plurimo il reato ipotizzato dalla Procura di Pavia.

La morte di quattro lavoratori in un'azienda di allevamento in provincia di Pavia "e' una tragedia immensa che lascia sgomenti e addolorati", di fronte alla quale "c'e' anche tanta rabbia, pero', perche' e' davvero inaccettabile che si ripetano sistematicamente cosi' tanti incidenti sul lavoro, in situazioni tra loro analoghe". Lo affermano i segretari generali della Uil, Carmelo Barbagallo, e della Uila, Stefano Mantegazza. E' "evidente - proseguono - che l'opera di prevenzione messa in atto non e' ancora sufficiente. E' improcrastinabile, dunque, l'attuazione di una vera e propria politica della sicurezza sul lavoro. Bisogna che il Governo convochi subito esperti e parti sociali per mettere a punto un piano che parta, innanzitutto, dall'effettiva e completa applicazione della normativa gia' esistente e che faccia leva su tutti gli strumenti, le tecnologie e le risorse a disposizione per evitare che queste terribili tragedie si ripetano".

 

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    incidenti lavorooperai







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