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Arrestate 2 bande di rapinatori di orologi, una operava a Milano e a Parigi
Orologio

Arrestate 2 bande di rapinatori di orologi, una operava a Milano e a Parigi

Rapinavano orologi di pregio agli automobilisti: la Polizia di Stato ha arrestato 5 persone, componenti di due batterie di rapinatori napoletani, di cui una operativa tra Milano e Parigi. Si tratta di pregiudicati che rapinavano orologi di pregio al polso di ignari automobilisti in transito nelle vie della citta' di Milano. Ieri mattina, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito, a Napoli, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di 3 rapinatori di origine partenopea specializzati nelle rapine di orologi di valore in danno degli automobilisti. 

Le indagini hanno permesso di identificare un 49enne, un 33enne e un 36enne, tutti nati a Napoli, quali autori di una rapina commessa nel marzo 2019 di un Rolex Submariner ai danni di un cittadino italiano, aggredito appena sceso dalla sua auto dopo essere stato pedinato lungo le vie cittadine ed essere stato costretto a consegnare anche diverse centinaia di euro custodite in tasca. L'attivita' ha avuto inizio con la ricostruzione delle immagini della rapina e immediato seguito con l'individuazione degli scooter dei rapinatori ed ha permesso di identificarli e di accertare l'operativita' del gruppo nel capoluogo lombardo sino al successivo mese di maggio. La tecnica era sempre la stessa: percorrevano in moto le strade piu' trafficate in attesa di individuare la vittima, attendendo che scendesse dall'autovettura, aggredendola fisicamente al fine di strappargli l'orologio. I servizi di osservazione e pedinamento, le intercettazioni telefoniche e l'analisi dei tabulati telefonici hanno permesso di provare, altresi', la loro presenza fisica nella citta' in concomitanza con la rapina consumata nonche' le trasferte successive in occasione delle quali avevano la disponibilita' di una auto a noleggio e di un appartamento in viale Molise, a Milano, come base logistica. 

Nel mese di maggio 2019 gli indagati erano stati persino pedinati in Francia in occasione di una trasferta in prossimita' dei giorni in cui a Parigi si svolgeva la competizione tennistica "Roland Garros", trasportando gli scooter nella capitale francese. A Parigi, gli uffici della "Surete' Territoriale de Paris" (la Direzione Centrale della Pubblica Sicurezza) attivata mediante i canali di collaborazione internazionale di Polizia, insieme a personale della Squadra Mobile di Milano, hanno certificato la presenza dei tre rapinatori i quali, a bordo dei motocicli, con targhe francesi applicate, hanno iniziato a percorrere le vie piu' trafficate e famose di Parigi affiancando veicoli di grossa cilindrata, al fine di verificare se i conducenti avessero al polso orologi di pregio. Altre due ordinanze di custodia cautelare in carcere, per rapina aggravata e lesioni personali aggravate, sono state eseguite dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, lunedi' 20 luglio scorso, nei confronti di due cugini italiani, di 40 e 38 anni, arrestati in forza di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I due pregiudicati lo scorso 14 gennaio hanno rapinato, in concorso tra loro, un anziano italiano di 84 anni. Lo hanno seguito sino a sotto casa in via Pastorelli, zona Porta Ticinese, e al termine di una violenta colluttazione gli hanno asportato l'orologio che portava al polso, dandosi poi alla fuga a bordo di un mezzo a tre ruote con il quale svolgevano la loro attivita' lavorativa di venditori ambulanti di fiori e frutta. Sul posto, uno dei due rapinatori, nel corso dell'aggressione, ha perso il cellulare. E da qui e' partita l'attivita' di indagine. Immediatamente dopo la rapina i malviventi si sono cambiati i vestiti e si sono recati in un bar del centro di Milano con il chiaro intento di depistare le investigazioni. La vittima, a seguito dell'aggressione patita, ha riportato la frattura scomposta del malleolo con una prognosi di 35 giorni. Il 40enne e' stato rintracciato la mattina del 19 luglio presso la propria abitazione di San Donato Milanese, mentre il cugino, resosi inizialmente irreperibile, si e' presentato il 21 luglio presso la Casa Circondariale di Secondigliano, dove e' stato eseguito il provvedimento. 

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