Assago, ombre sugli appalti. L'opposizione: “Commissione negata, perchè?”
Assago, l'ex segretario comunale denuncia violazioni delle norme anticorruzione su alcuni bandi di gara. L'opposizione chiede chiarezza
Assago, ombre sugli appalti. L'opposizione: “Commissione negata, perchè?”
Nubi ad Assago, hinterland sud di Milano, per una vicenda politica che sta proiettando qualche ombra su un terreno insidioso e delicato come quello dei bandi di gara, con presunte violazioni delle norme anti-corruzione.
Una questione che parte da lontano, quando l'ormai ex segretario comunale, nonché responsabile comunale per l'Anticorruzione, questa estate avvia un provvedimento disciplinare nei confronti del responsabile dell'ufficio tecnico. Sotto i riflettori, in particolare, presunte anomalie relative ad un bando. Ma nella sua relazione il segretario annota come tutta una serie di bandi di gara dall'autunno del 2018 a luglio 2019 sarebbe stata effettuata in violazione delle norme anti-corruzione e del codice degli appalti. Accuse gravi, per le quali l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Lara Carano, delfina dell'ex primo cittadino e deputato di Forza Italia Graziano Musella, mobilita la commissione disciplinare interna.
Ma per le opposizioni cittadine questo passaggio non è sufficente. E giunge una interrogazione che viene discussa a porte chiuse durante il consiglio di lunedì 21 ottobre. I gruppi consiliari di “Cittadini per Assago” e del “Movimento Cinque Stelle” chiedono che sia istituita una vera e propria Commissione d'inchiesta con lo scopo di appurare la veridicità di quanto affermato dal segretario comunale, nel frattempo non più operante ad Assago. Richiesta respinta dalla maggioranza e dal gruppo di minoranza “Assago nel cuore”, rappresentato dall'ex vicesindaco Roberta Vieri. Ma si registra anche una astensione tra le fila della stessa maggioranza.
Un esito che naturalmente non soddisfa gli autori dell'interrogazione. Commenta Domenico Raimondo, leader di “Cittadini per Assago”, con una nota sottoscritta anche dai Cinque Stelle: “Ci domandiamo del perché non si vuole consentire di fare chiarezza su argomenti di così tanta delicatezza che possono gettare ombre e opacizzare l’operato dell’amministrazione comunale. A chi giova?”.
“L'Amministrazione – prosegue Raimondo – sostiene che sta già attivandosi con la propria Commissione disciplinare nei confronti del responsabile dell'ufficio tecnico, ma per noi c'è un tema di trasparenza degli atti. E vogliamo come opposizione essere resi partecipi di tutti i passaggi di questa vicenda perchè è purtroppo ben noto come proprio tra le pieghe dei bandi di gara possano nascondersi diverse insidie”. Una storia della quale, è facile immaginare, potrebbero essere scritti prossimamente ulteriori capitoli.
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