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Milano
Cade sul tram, riceve 8 mila euro. Atm: "Noi risarciamo sempre"

Una passeggera di 80 anni rimasta contusa a causa di una brusca frenata del tram della linea 9 a Milano, sarà risarcita con ottomila euro da Atm. Lo ha stabilito il Tribunale di Milano. Nel dare la notizia, il Codacons ha spiegato che, oltre alla botta, la donna aveva avuto "anche una depressione post traumatica", e che "al rifiuto di Atm di risarcire la passeggera, la stessa si vedeva costretta ad adire le vie giudiziarie che, dopo un lungo procedimento, hanno condannato Atm a risarcire il danno patito".

IL COMUNICATO DI ATM

In merito alla notizia diffusa in data odierna, relativa al risarcimento ottenuto da una passeggera che aveva riportato lievi danni in seguito a una caduta in tram, si precisa che in caso di sinistro ATM risarcisce sempre i passeggeri che si infortunano sui suoi mezzi, purché ne sussistano le condizioni. Nel caso specifico, però, la passeggera – infortunatasi a seguito di una frenata causata da un veicolo che ha tagliato la strada al tram – ha inizialmente chiesto ad ATM una somma di 30.000 Euro, sproporzionata secondo le perizie rispetto alle effettive conseguenze del fatto. In sede giudiziale tale somma è stata ridotta a 9.500 Euro, sul presupposto di un danno biologico del 5%; la decisione del Tribunale ha ridotto ulteriormente la somma a 6.875 Euro (per un totale di circa 8.000 Euro con gli interessi) a seguito di una consulenza tecnica che ha ridotto il danno dal 5% preteso all’1,5% accertato. Bene ha fatto dunque ATM a resistere alle infondate ed esagerate pretese economiche avanzate dalla controparte. Giova sottolineare che se, a seguito del fatto, la passeggera avesse richiesto il risarcimento in misura adeguata, lo avrebbe ottenuto fin da subito senza andare in causa. Risulta evidente che ATM non può corrispondere indiscriminatamente qualunque somma le venga richiesta dai passeggeri: gli eventuali risarcimenti devono essere congruenti con i danni effettivamente causati. Per questo motivo, qualora la sentenza – di cui attualmente è noto il dispositivo ma non le motivazioni – non rispettasse tale principio, l’Azienda si riserva un’eventuale impugnazione. ATM coglie l’occasione per ricordare al Codacons – pronto diffusore della notizia – che il primo diritto dei consumatori e di ogni cittadino è quello di ricevere un’informazione oggettiva, completa e imparziale.

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