Autonomia, Fontana: "Prima di Europee. Secessione? Infamia affermarlo"
Autonomia, il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana alza la voce: "Chiarimento prima delle Europee. Un no di Conte? Sberla a democrazia"
Autonomia, Fontana: "Prima di Europee. Secessione? Infamia affermarlo"
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, ha parlato di autonomia intervistato da Radio Capital. Un chiarimento deve venire "prima delle elezioni europee", altrimenti "si rischia di trovarsi in una situazione di fibrillazione, ognuno dovra' dire che ha vinto, ci saranno dei nuovi equilibri per cui se vogliamo essere seri la risposta deve essere prima"
Che l'autonomia chiesta da Lombardia e Veneto, ma anche dall'Emilia Romagna sia la "secessione dai ricchi dai poveri e' uno slogan, ma e' una bugia,una falsita' un'infamia, una vergogna, una cosa che fa rabbrividire, perche' i nostri provvedimenti sono a costo zero ognuno rimane con i trasferimenti attuali con la differenza che prima pagava lo stato ora paghiamo noi, ma per lo stato non c'e' alcuna perdita". E sarebbe molto grave "se Conte non avesse il coraggio di dire che non si vuole fare fare l'autonomia perche' vorrebbe dire dare una sberla alla democrazia e una sberla agli oltre 5 milioni di cittadini della Lombardia e del Veneto che hanno fatto una richiesta e, ancor piu' grave, aver preso in giro il Paese per piu' di un anno. Perche' e' piu' di un anno che ci dicono che si fa".
Fontana: "Siri, da Conte decisione azzardata"
La decisione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di ritirare le deleghe al sottosegretario della Lega alle infrastrutture, Armando Siri non e' condivisa dal presidente leghista di Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Credo che sia una grave violazione imbastire polemiche e processi mediatici su atti coperti da segreto istruttorio" ha affermato con i cronisti a margine della conferenza stampa di presentazione della 92esima adunata degli Alpini a Milano. Ancora piu' "grave non rispettare un diritto sacrosanto come la presunzione di innocenza" ha sottolineato il governatore. Che ha poi riflettuto: "Non so se il presidente Conte abbia letto gli atti ma mi sembra davvero azzardata come decisione. Credo che i processi vadano fatti in tribunale quando gli atti sono ufficiali e depositati, quindi a disposizione di tutti".
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