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Milano
Autonomia lombarda, la bozza del testo: "Tendiamo all'unanimità"
Il consiglio di Regione Lombardia

Autonomia della Regione Lombardia, redatta la bozza del testo che dovrà essere approvato il 7 novembre

 


Un testo "condiviso" che riflette un "consenso che tende all'unanimita'". E' questo - nelle parole del presidente del Consiglio regionale lombardo, Raffaele Cattaneo - il risultato del tavolo di lavoro sulla bozza preparatoria della risoluzione che dara' il via alla trattativa col governo per chiedere maggiore autonomia dopo il referendum del 22 ottobre.

"E' stato un confronto molto positivo, che ha permesso, con spirito costruttivo, e con il contributo di tutti i gruppi, di arrivare a una bozza condivisa. E' una base di partenza molto solida e positiva per arrivare il 7 in aula con un testo possibilmente votato all'unanimita' o almeno a larghissima maggioranza", ha spiegato Cattaneo. "Sarebbe stato possibile approvare una risoluzione bandiera con richieste eclatanti ma senza sbocco concreto - ha affermato -. Questa scelta ha permesso di arrivare a un testo meno vessillo politico da sbandierare ma piu' forte dal punto di vista del peso politico-istituzionale nei confronti del governo".

Il testo, ha continuato, "include tutte e 23 le materie e quindi rispetta il mandato referendario, dettagliando in maniera analitica le richieste specifiche su ogni materia della Regione. Ma non tutte le materie hanno lo steso grado di rilevanza, abbiamo fatto anche un lavoro per individuare le priorita'". "E' vero che costruire un consenso che tende all'unanimita' non e' stato facile. E' stato possibile perche' da un lato c'e' stata la disponibilita' della maggioranza a togliere dalla risoluzione tutti gli aspetti considerati di sottolineatura positiva del modello lombardo (giudizi di valore) che non erano indispensabili. Dall'altra, abbiamo recepito una serie di giudizi e formulazione della minoranza, sia in termini di cancellazione si di recepimento di alcuni punti, senza rinunciare a nessuno dei punti di contenuto", ha proseguito. "Non e' una risoluzione annacquata - ha rivendicato -. E' piu' ampia e ambiziosa di quella approvata dalla Regione Emilia Romagna. Ma forse meno ardita ardita del Veneto".

Nella bozza, ha precisato Catteneo, insieme alle 23 materie per cui si puo' chiedere maggiore autonomia, si domandano le risorse per poterle esercitare. "Oggi il Consiglio regionale ha lavorato in modo corale radunando intorno a un tavolo i componenti dell'ufficio di presidenza, capigruppo di maggioranza e minoranza, presidenti di Commissione e assessori regionali che hanno raggiunto l'importante risultato di condividere un testo dove non trovano spazio rivendicazioni di parte e che coglie la sostanza vera dei contenuti che dovranno essere oggetto della trattativa con il governo - ha sottolineato in una nota diffusa al termine della riunione durata quasi sette ore.

"Non sfugge a nessuno come sia importante che il testo finale possa essere approvato all'unanimita', condizione per rafforzare una partita istituzionale importantissima il cui traguardo e i cui risultati potrebbero essere davvero storici per la nostra regione".

"E' stata una giornata di lavoro intenso ma estremamente proficuo -ha sottolineato il presidente della Commissione Affari istituzionali, Carlo Malvezzi- e il documento che abbiamo portato in Commissione e frutto di un lavoro di confronto tra le parti politiche positivo e leale, che ha evidenziato la grande disponibilita' e il senso di responsabilita' di tutti. Ora in Commissione cercheremo di integrare e affinare ulteriormente la proposta di Risoluzione recependo altre possibili indicazioni migliorative, confidando che possa essere confermato il clima costruttivo fin qui evidenziato". Sono 8 le macroaree nelle quali sono state raggruppate le 23 materie oggetto della richiesta di maggiore autonomia: area istituzionale; area finanziaria; area economica e del lavoro; area istruzione e ricerca scientifica; area sociale e sanitaria (welfare); area territorio e infrastrutture; area ambiente e protezione civile; area culturale, si rammenta nella nota. Sono state individuate come priorita' le seguenti materie - si precisa -: norme generali sull'istruzione; tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali e ambientali; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; rapporti internazionali e con l'Unione europea; tutela e sicurezza del lavoro; tutela della salute; protezione civile; porti e aeroporti civili; previdenza complementare e integrativa; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia.

I lavori in Commissione e nelle prossime riunioni del gruppo di lavoro contribuiranno a suddividere ulteriormente queste materie tra quelle che hanno priorita' massima (fascia A) e le altre (fascia B). Nella giornata di giovedi' 2 novembre tutte le Commissioni consiliari saranno chiamate a dare parere consultivo sulle materie di propria competenza, prima della riunione del gruppo di lavoro gia' fissata per le 16. A seguire, alle 17, si riunira' nuovamente la Commissione Affari istituzionali per approvare la proposta di risoluzione, che nella giornata successiva di venerdi' 3 e nella mattinata di lunedi' 6 sara' sottoposta all'attenzione delle associazioni degli enti locali e delle parti sociali, assicurando cosi anche il loro contributo al dibattito in aula del 7 novembre. Proprio per recepire e valutare eventuali indicazioni che potrebbero pervenire da queste audizioni e consultazioni, il gruppo di lavoro terra' la sua riunione finale nella giornata di lunedi' 6 novembre alle 16.

Risoluzione autonomia, i Cinque Stelle: "Fatti passi avanti ma ci sono nodi da sciogliere"


"Sicuramente sono stati fatti alcuni passi avanti, ma nella bozza di risoluzione ci sono ancora importanti nodi da sciogliere su temi come Infrastrutture, Sanita' e Istruzione. Attendiamo di valutare il lavoro nel suo complesso dopo gli ulteriori approfondimenti di questa settimana". Cosi' Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta i lavori per la redazione di una risoluzione condivisa sull'autonomia della Lombardia da presentare al governo.

Autonomia, il Pd: "Confronto serrato dà i suoi frutti"



"Sulla bozza di risoluzione stiamo avendo un confronto serrato che sta portando i primi frutti. Occorre pero' uscire da una logica compilatoria e dobbiamo arrivare a definire le materie che sono piu' rilevanti per lo sviluppo della Regione. E' illusorio chiedere contemporaneamente autonomia su tutti gli ambiti previsti dall'articolo 117 della Costituzione, occorre uno sforzo di selezione". E' quanto scrive, in una nota, il capogruppo del Pd in Regione Enrico Brambilla in merito agli esiti del gruppo di lavoro sulla risoluzione che il Consiglio regionale si appresta a votare per dare mandato al presidente della Regione a trattare con il governo per ottenere piu' autonomia sulle materie previste dall'articolo 117 della Costituzione. "Abbiamo ottenuto che si togliessero riferimenti propagandistici su residuo fiscale, istruzione, mercato del lavoro e sanita' e abbiamo ottenuto di valorizzare Comuni, province e Citta' metropolitana, perche' l'autonomia non puo' essere a senso unico, solo per la Regione e non per gli enti locali", ha continuato Brambilla.

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