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Milano
Banche e agenzia per i medicinali. Milano diventa la nuova Londra
Regione Lombardia

Portare a Milano l'Agenzia europea per i medicinali, 'richiamare i cervelli' in fuga, finanziare le imprese del settore biotecnologico. Il presidente dela Regione Lombardia, Roberto Maroni, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', delinea le opportunita' che potranno scaturire dal referendum della Gran Bretagna che scelto di lasciare l'Ue. L'obiettivo e' proprio quello di catturare i privati e le agenzie internazionali che dovranno lasciare Londra. L'uscita inglese e' dunque un'opportunita'? "Direi di si'. E non sono l'unico: leggo che l'ad di Banca Intesa, Carlo Messina, e' della stessa opinione. E suggerisce di portare a Milano l'Eba, l'Autorita' bancaria europea. Mi pare lo spirito giusto. Per questo ho pensato a un'altra possibile opportunita'".

"A Londra - aggiunge Maroni - oggi ha sede anche l'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali. Io sono convinto che non potrebbe trovare sede migliore se non da noi, sulle aree ex Expo. La' dove sorgera' l'Human technopole, e cioe' quella che si candida a essere una delle eccellenze della ricerca biomedica a livello europeo". L'Agenzia del farmaco a fianco del polo della ricerca biomedica? "Certo. Aggiungo che l'ex area Expo e' destinata a ospitare, se tutti remeranno nella stessa direzione, anche il campus della Statale. Insomma - prosegue Maroni - si potrebbe creare la massa critica per lanciare un nuovo polo mondiale della ricerca". "Occorrono risorse. Io sono pronto a destinare 50 dei 150 milioni gia' a bilancio sull'area Expo a un fondo per preparare l'arrivo dell'Agenzia per i medicinali. Si affianchera' ai bandi che incentiveranno imprese, start up innovative e fintech, e ricercatori a scegliere l'area Expo come nuova sede". Quanto all'organizzazione "Oggi stesso chiamero' Mario Melazzini, il presidente dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco (gia' assessore lombardo alla Ricerca) e la ministro Beatrice Lorenzin per concordare un'azione comune. Ho gia' parlato con il coordinatore dei rettori delle universita' lombarde Gianluca Vago per un aiuto a profilare meglio la nostra offerta. E nelle prossime ore vorrei sentire anche Assolombarda". Quanto alla Brexit "E' un terremoto che i leghisti apprezzano perche' aiuta l'autodeterminazione dei popoli. Ma la cosa piu' importante e' cogliere al meglio le opportunita' che si sono create".

SANGALLI (CONFCOMMERCIO): "MILANO PIAZZA FINANZIARIA INTERNAZIONALE" - Anche Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio, vede la Brexit come una opportunità èer Milano, candidandola ad ospitare l'Autorita' bancaria europea e l'Agenzia europea per il farmaco. Sangalli, sposa le proposte del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Durante l'assemblea della Confcommercio, Sangalli ha ammesso che "la Brexit preoccupa per le ripercussioni su finanza ed economia, ma potrebbe anche rappresentare un'opportunita' per il nostro territorio. Milano infatti - ha aggiunto - puo' candidarsi come piazza finanziaria internazionale in grado di subentrare a Londra". "Certo - ha sottolineato - per le societa' estere che investono sono necessari incentivi fiscali e bisogna migliorare alcune infrastrutture immateriali come la banda ultra larga, ma possiamo farcela. La Milano che ha vinto la sfida di Expo - ha concluso Sangalli -, puo' vincere anche quella post Brexit".

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