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Milano
Bettarini jr, il pm: "Positivo a stupefacenti". I legali: Farmaci, non droghe
Niccolò Bettarini

Bettarini jr, il pm: "Positivo a stupefacenti, ma non è reato"

"Niccolo' Bettarini e' risultato positivo all'uso degli stupefacenti ma non e' reato farne uso". Lo ha detto il pm Elio Ramondini in un passaggio della sua requisitoria nel processo col rito abbreviato a carico dei 4 presunti aggressori del giovane per i quali ha chiesto 10 anni di carcere a testa. Il rappresentante della pubblica accusa ha fatto riferimento alla cartella clinica acquisita agli atti del processo, su richiesta delle difese che hanno preannunciato di volerla usare come 'carta' a loro favore nelle arringhe, previste nella prossima udienza, per far 'cadere' l'aggravante dei 'motivi abietti e futili', immaginando, nella loro ricostruzione, un atteggiamento provocatorio da parte del figlio di Stefano Bettarini e Simona Ventura. Una narrazione dei fatti non condivisa dal pm secondo il quale non solo non e' rilevante l'uso di sostanze stupefacenti da parte del ragazzo ma addirittura potrebbe prefigurare un ulteriore addebito per gli imputati che avrebbero approfittato della sua non lucidita'.

"Lui mi ha dato un buffetto, io un pugno"

Nelle intercettazioni telefoniche agli atti del procedimento, Niccolo' Bettarini diceva al telefono di avere tirato un pugno a uno dei giovani albanesi poi arrestati in risposta alle sue provocazioni verbali e fisiche. "Lui mi ha dato un buffetto in faccia, io un pugno", aveva riferito il giovane Bettarini parlando con un amico al telefono. Ma questa ricostruzione non e' stata avvalorata dalle indagini svolte dal pm Elio Ramondini in base alle quali Bettarini avrebbe avuto un ruolo solo passivo nella rissa. Il giovane potrebbe avere fatto quelle affermazioni al telefono, dalla stanza dell'ospedale Niguarda dove era ricoverato per l'operazione alla mano, solo per 'farsi bello' con gli amici. Nel chiedere ieri la condanna a 10 anni per i 4 imputati, Ramondini ha chiesto di non concedere a nessuno di loro le attenuanti generiche e di riconoscergli invece le aggravanti dei 'motivi abietti e futili' e del 'numero di persone' che hanno partecipato all'aggressione. La cartella clinica potrebbe essere utilizzata dagli avvocati nella prossima udienza del 29 novembre (e non 30, come scritto in precedenza) anche per dimostrare che le lesioni non erano tali da provocare la morte e quindi il reato dovrebbe essere derubricato da tentato omicidio in lesioni volontarie.

I legali di Bettarini: "I medici gli hanno somministrato morfina"

"I medici dell'AREU (azienda regionale emergenza urgenza), Soccorso Sanitario 118, hanno somministrato morfina e fentanest, sostanze oppioidi per il controllo del dolore. A questo e' dovuto la positivita' della ricerca degli oppioidi nelle urine che e' stata effettuata in ospedale. Farmaci e non droghe. La ricerca della cocaina e' risultata negativa". A dichiararlo e' l'avvocato Alessandra Calabro', difensore di fiducia di Niccolo' Bettarini.

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