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Milano
Bettiza senza Psi, svista del Comune. La polemica, poi il chiarimento
Franco D'Alfonso, Enzo Bettiza, Lamberto Bertolè

A notare la mancanza, Franco D'Alfonso, storica figura del socialismo milanese ed attualmente consigliere comunale di maggioranza a Palazzo Marino: nel libretto del Famedio riportante le biografie dei milanesi illustri che riposano al cimitero monumentale di Milano manca qualsiasi riferimento alla militanza nel Psi di Enzo Bettiza. Questa l'accusa lanciata su facebook: "Sono sicuro che solo l'ignoranza o la distrazione ha spinto gli estensori del libretto del Famedio ad omettere il fatto che Enzo Bettiza, liberale, fosse stato eletto al parlamento europeo dal PSI di cui Craxi era segretario e non non-si-sa-bene-da-chi, peraltro assieme a Jiri Pelikan, comunista esponente della "primavera di praga" e Carlo Tognoli, sindaco socialista di una Milano già allora al centro dell'Europa. Ne sono sicuro perché non posso pensare che ci sia in giro ancora qualche imbecille che pensa che la storia debba essere riscritta ad uso del (supposto) potere presente. Quello lo facevano i giacobini ed i comunisti, figure tragiche: se ci fosse un giro qualcuno ancora sarebbero figure farsesche, ovvero dei ridicoli pagliacci".

Timori di D'Alfonso presto fugati dalle parole del presidente del consiglio milanese Lamberto Bertolè: "E' stato un grande onore ricordare Enzo Bettiza. Ovviamente il mancato riferimento al Psi, nelle due righe dedicate al suo impegno politico è stato solo un errore materiale, senza dietro nessuna "strategia" o intenzione. Provvederemo subito a integrare il testo del libretto". Caso chiuso, dunque.

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