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Milano

Black out, Stoppani (Epam): rete elettrica vecchia, servono investimenti

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano – Annunciata, evitata e poi è arrivata l’emergenza black out. Condizionatori a manetta e consumi elettrici alle stelle. Ma a pagare sono gli esercenti, i ristoratori e i bar che rischiano di trovarsi in difficoltà. Scende in campo Lino Stoppani, presidente Epam e grande vecchio del sistema degli esercizi pubblici. “Riceviamo segnalazioni di gravissimi disservizi per le imprese in Galleria Vittorio Emanuele II e nel centro della città dovuti a black out di energia elettrica”, spiega. “Al di là di risolvere il più presto possibile l’emergenza contingente – stop all’energia per i pubblici esercizi - il problema ha carattere strutturale con riflessi anche sociali (senza condizionatori con queste temperature è a rischio la salute delle persone) oltre all'impossibilità di poter lavorare e servire la clientela ecc. Occorre compiere una seria riflessione che investe Amministrazione comunale ed A2A. In una città come Milano, giustamente orgogliosa del turismo in crescita, del maggior ruolo internazionale e del risultato ottenuto con l’assegnazione delle Olimpiadi invernali, non è pensabile che le sottostazioni di servizio dell’elettricità in centro rispondano a logiche e consumi di 30-40 anni fa. Consumi, dovuti anche al gran caldo di questi giorni, che certo sono in forte aumento. Ma le ondate di calore, ormai, non sono più una novità. Si facciano allora adeguati investimenti per dotare Milano, e nel centro la situazione appare critica, di una rete distributiva di energia più efficiente e in grado di rispondere alle nuove esigenze”. Il comune è avvisato.

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