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Caro affitti, Fermi: presto netto miglioramento per le residenze universitarie

Caro affitti, Fermi: presto un netto miglioramento per le residenze universita

Contro il caro affitti l'obiettivo è quello di avere in Lombardia più di 25mila residenze universitarie nei prossimi tre anni, di cui circa 17mila nel milanese. "Sono convinto che anche grazie ai fondi del Pnrr riusciremo presto a vedere un netto miglioramento" spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano l'assessore regionale all'Università Alessandro Fermi. La Lombardia ospita oltre 320mila studenti universitari, di cui il 30% da fuori Regione, che rappresentano circa il 17% del totale degli studenti del Paese. La ripartizione dei fondi nazionali "dovrebbe tener conto di questa nostra particolarità" aggiunge Fermi che ieri ha incontrato una delegazione di studenti, preoccupati per i tagli sulle borse di studio. Nella previsione di bilancio, infatti, mancano all'appello circa 4 milioni di euro. "Ma il nostro impegno è quello di recuperare gran parte di questi soldi, arrivando ad erogare gli stessi fondi regionali dello scorso anno" assicura Fermi.

Fermi, come risponde alle proteste degli studenti?
L'incontro di ieri è stato proficuo e trasparente. La loro preoccupazione è che ci sarà una quota di aventi diritto che nel 2024 non potrà ricevere la borsa di studio. Intanto voglio sottolineare che sull'argomento la Regione ha sempre garantito risorse importanti - solo lo scorso anno 20 milioni - con i fondi che si sono quadruplicati negli ultimi dieci anni. Il ministero, rispetto al Pnrr, ha messo in campo due decreti che aumentano la platea degli aventi diritti e la dotazione finanziaria delle singole borse, facendo lievitare il totale delle risorse da mettere a disposizione. Le preoccupazioni degli studenti hanno fondamento, considerando che l'anno scorso anche le Università hanno contribuito economicamente in maniera importante.

I 4 milioni che mancano in Regione si troveranno?
Io e il presidente Attilio Fontana ci siamo presi l'impegno di fare la nostra parte senza ridurre la quota di finanziamento. Ad oggi mancano all'appello circa 4 milioni, una situazione determinata anche dai tagli imposti alle Regioni a livello governativo. Valuteremo anche dopo aver visto la manovra finanziaria chiusa, ma lavoreremo e ci sforzeremo affinché la Regione eroghi gli stessi fondi dello scorso anno. Il momento economico è delicato ma la Lombardia è sempre riuscita a garantire a tutti di avere la borsa di studio.

Dall'inizio del suo mandato parla di uno squilibrio nei fondi nazionali che arrivano in Lombardia.
La nostra Regione ha alcune peculiarità, segnalate con forza anche dai rettori, di cui occorre tenere conto e l'ho fatto presente anche agli studenti. Tra i nostri 320mila studenti, il 30% viene da fuori Regione e l'8% dall'estero. Qui c'è circa il 17% degli studenti del Paese, ma arriva solo l'8% delle risorse statali. Ho già scritto un paio di lettere al ministro Bernini per chiedere una rimodulazione diversa dei fod.

E dal ministero che risposte sono arrivate?
Trovare i fondi non è mai semplice, però mi è parso di capire che al ministero ci sia la consapevolezza di questa specificità lombarda. L'auspicio è che venga tenuta in considerazione per cercare di colmare questo gap che c'è tra gli studenti che abbiamo in Lombardia e il riparto del Fis (Fondo italiano per la scienza).

Sulle residenze universitarie si riuscirà davvero a dare una svolta, specie a Milano?
Al momento mancano gli alloggi ma credo, e ne sono abbastanza convinto, che anche grazie ai fondi del Pnrr riusciremo a cambiare la prospettiva nel giro di pochi anni. A maggio, per esempio, c'è stata una manifestazione di interesse a cui hanno partecipato molti operatori pubblici e privati. Il bando uscirà a dicembre e contiamo di riuscire a realizzare in tre anni circa 20mila nuove residenze collegate al sistema universitario, di cui 17mila nel milanese. A queste, grazie agli interventi regionali fatti sui Campus universitari, si andranno ad aggiungere altri 5400 alloggi entro il 2026 che saranno dedicati a tariffa agevolata in via prioritaria agli studenti idonei alla borsa di studio, ma anche ai non borsisti. Iscriviti alla newsletter








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