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Milano
Case popolari, pirla in coda e ribelli da strapazzo. E la legalità?
Case Aler in Corvetto

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C'era una volta la legalità. Ora, io in generale non sopporto molto quelli che fanno i "disobbedienti". Ho vissuto gli anni del liceo al Classico Manzoni, e conosco perfettamente quelli che andavano in manifestazione, che facevano le occupazioni: ben pochi se ne fregavano degli esperimenti nucleari a Mururoa (ai miei tempi, andavano per la maggiore), tutti volevano divertirsi. Non ho mai visto una cosa concreta che sia una scaturire da occupazioni e manifestazioni. Niente. Ho visto solo, ormai alla fine degli anni Novanta, la beatificazione acritica di roba di trent'anni prima, pure mal studiata e peggio digerita. Ma quando ci provano, questi pseudo ribelli da strapazzo, a cambiare la realtà non seguendo le regole del gioco, sono pure peggio. Come la banda di mezzi criminali che assegnavano le case popolari occupandole. Con tanto di volantini: sei un moroso? Ti aiutiamo noi a spaccare tutto ed entrare in una casa abusivamente. Così, tutti i pirla che stanno in coda, pazientemente, aspettando il loro turno, vengono beffati da questo gruppetto di teste calde, alcune delle quali studenti di filosofia, racconta il Corriere. Una decina di anni fa c'erano state le nuove Br, manipolo che giocava con armi arrugginite e slogan ancor più arrugginiti. Questi delle case popolari sono più pericolosi, e bene hanno fatto i carabinieri a sgominarli.

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