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Milano
Cenacolo: Bonini (Cgil) tutelare il lavoro, solidarietà ai dipendenti
Massimo Bonini

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano – Con un post su Facebook il segretario della Camera del Lavoro di Milano, Massimo Bonini interviene sulla vertenza che riguarda i lavoratori del Cenacolo Vinciano. “La città di Milano ha deciso che il lavoro deve essere di qualità. L’abbiamo sancito firmando un accordo con il Comune di Milano che parlava di lavoratori in appalto. Sono tra i lavoratori più deboli e solo. Al Cenacolo Vinciano il Comune non ha colpe. Il bando che non tutela pienamente l’occupazione di 15 donne e 3 uomini l’hanno scritto i burocrati del ministero. Chiedo però di non strumentalizzare la vicenda banalizzandola e mettendola a confronto con qualcosa di più importante come il Salone del mobile. Certo che per Milano questo evento è importante ma a quelle 18 famiglie che rischiano un reddito, del Salone non importa nulla. Oggi. Perchè rischiano di perdere la normalità della loro vita. Cosa c’è di più importante di qualcosa che ha a che vedere con la propria sussistenza? Lancio un appello alla Città, all’Amministrazione comunale, ai partiti del territorio e alle associazioni. Stringetevi attorno ai lavoratori del Cenacolo. Facendo pressioni presso il Ministero affinché la vicenda vada a buon fine ed evitando che si arrivi a dover scioperare per difendere il lavoro e il proprio stipendio. Respingendo al mittente i populismi che scambiano sempre i beni primari delle persone con altre cose che poco hanno a che vedere con un bisogno primario come quello del Lavoro. Ci si stringa attorno ai 18 lavoratori del Cenacolo affinchè gli si possa dire grazie per tutte quelle volte che hanno contribuito a dare un’immagine di Milano positiva ed internazionale lasciano un buon ricordo ai numerosi visitatori di questo straordinario luogo. Milano non può perdere il volto umano e solidale. Milano deve avere chiaro che l’immagine internazionale viene difesa da un lavoro di qualità e chi vuole peggiorare le condizioni del Lavoro i strumentalizza una condizione di necessità per logiche oscure è il sabotatore dello straordinario ruolo che Milano si è costruita in questi anni. Non lasciamoli soli. Sarebbe una sconfitta e un danno per tutti”, conclude Bonini.

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