Che vinca o che perda, si parla sempre della sinistra (e delle sue liti)
Le elezioni sono state vinte da M5S e centrodestra, ma l'attenzione dei media è tutta sulle interminabili liti a centrosinistra. Ultimo duello: Sala vs Fiano
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C'era una volta la sinistra, sempre la stessa. Stamattina, leggendo i giornali, con l'intervista a Renzi, mi veniva in mente un quesito per il quale non mi sono riuscito a dare una risposta. Perché mai, se vince o se perde, si parla sempre e solo della sinistra. Interminabili liti, querelle, focus mediatico. Solo sulla sinistra. Mi spiego: l'Italia ha votato per il Movimento 5 Stelle e per la Lega. Perché mai stiamo ancora a parlare del Partito Democratico? Perché non parliamo di come cercheranno di fare loro un governo. La cosa è incredibile, davvero. Invece di dire: cari, come intendete trovare la maggioranza, si dice: caro Pd, come intendi aiutare per trovare la maggioranza? Ma come? Ma non è l'onere di chi ha vinto? Poi, tanto per migliorare ulteriormente la situazione, abbiamo Beppe Sala, il quale - a onor del vero prima di tutti - pesta Matteo Renzi un giorno sì e l'altro pure. Fino a quando Lele Fiano, parlamentare milanese, gli replica: mi sono ritirato per favorire la tua candidatura. Allora il sindaco, punto sul vivo, gli risponde: caro Fiano, come sarebbe finita un confronto Fiano-Parisi? Per la serie: le avresti buscate dal manager di Fastweb. Il tutto ha la levatura politica dello sberleffo, che può essere divertente, ma non è molto utile. Infatti il primo cittadino chiude dicendo che ora bisogna lavorare per Milano. Ecco, ognuno faccia il suo. Zitti e muti e al lavoro. La sinistra a fare opposizione nel Paese, chi ha vinto a cercare una maggioranza. In fondo, vi paghiamo per questo.